di G.G. #LaProvocazione twitter@gaiaitaliacom #Amazon
Certo, ci vuol coraggio a chiamarli libri, direte voi. Noi, più in generale, diremmo che ci vuol coraggio e punto. Del resto l’argomento del momento è la web-tax e tocca scagliarsi contro Amazon, dopo avere sostenuto Trump che imponeva dazi a coloro che volevano la web-tax e in Europa essere andati contro gli stati che erano pro-web tax per diventare oggi, alla ricerca disperata di like sui social (ha perso quattro milioni di follower, dicono gli esperti), il più convinto sostenitore della web-tax.
Insomma, si cambia una faccia al giorno. I greci la chiamavano maschera, ma è inutile scomodare la Cultura; lì ci vuole la qultura che si scrive facile e non impegna. Naturalmente ci si scaglia contro Amazon alla cieca, dimenticandosi che mentre ci si scaglia contro Amazon si vendono i propri libri proprio su Amazon per effetto di quella roba che i social, e i colossi del web, permettono quel minimo di visibilità a tutti, anche a coloro che non hanno nessuna o quasi capacità e che grazie a quei social non soltanto vendono libri, ma raggiungono posizioni di prestigio e di potere affidandosi alle mani di coloro che quei colossi del web li sanno usare. E poi vogliono il natale senza Amazon.
(21 novembre 2020)
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