di Daniele Santi #Lopinione twitter@milanonewsgaia #Politica
Con un servizio andato in onda attorno alle 13.05 del 23 giugno 2020, forse qualche minuto dopo, Radio24 ha reso noto di avere già deciso chi vincerà le prossime elezioni amministrative e regionali, indicando che – in caso di sconfitta del centrosinistra – ci saranno ripercussioni sul governo in carica. Il servizio, discutibile per faziosità e per essersi dimenticato che la data delle elezioni non è ancora stata fissata, è stato molto chiaro nel dividere il centrodestra unito da quelli del M5S e alleati di governo e le Sinistre, perché i nomi dei partiti sgraditi non vanno nemmeno fatti.
E’ indiscutibile che il fantasma di Radio Padania deve aggirarsi per le redazioni radiofoniche e all’interno dei Palazzi del potere che le governano, dimostrando sempre più come il sistema informativo italiano sia malato e al servizio del potente di turno, che dal 1992 è sempre lo stesso, cioè l’ideologia fintoliberista e conservatrice ed autarchica che dall’esperimento vincente berlusconiano ha cambiato nomi e casacche, ma è sempre rimasta la stessa, con le corazzate Mediaset ed il ramificato potere del Capo, che continuano a dettare legge senza – almeno pubblicamente – dire nulla.
Un’altra occasione persa per dare un’informazione più aderente alla realtà, parlando magari di tutti i candidati, o della composizione delle coalizioni, magari ricordando che la data delle elezioni è ancora incerta e che le partire elettorali sono molto più aperte di quanto il servizio lasciasse deliberatamente intendere.
(23 giugno 2020)
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