di Redazione #MovimentoRoosevelt twitter@gaiaitaliacom #Politica
“Non tutti i coronavirus vengono per nuocere: l’emergenza sanitaria che sta paralizzando l’Italia potrebbe addirittura trasformarsi in un’insperata occasione di riscatto nazionale”. Lo afferma Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, pur estremamente critico con il governo Conte per la gestione dell’allarme: “Chiariscano finalmente qual è la linea dell’esecutivo: se il virus è quasi come una normale influenza non ha senso bloccare l’Italia; se invece si tratta di una patologia grave, tanto vale fermare completamente il paese anche per un mese intero. Quello che non è accettabile – aggiunge Magaldi – è questa continua oscillazione tra notizie incerte e provvedimenti contraddittori, ora allarmanti e ora rassicuranti”. Dal problema non è esente neppure la categoria medica: “Possibile che la scienza non sappia ancora dirci esattamente, in modo univoco, che cosa abbiamo di fronte?”.
Le uniche certezze, per Magaldi, riguardano purtroppo gli enormi danni economici che l’emergenza ha già causato, aggravata nel Nord-Est dal clima di panico generalizzato. Altro dato certo: “Le misure finora approntate per fronteggiare le perdite economiche già accumulate sono paurosamente insufficienti”. Il ministro Gualteri pensa di utilizzare i piccoli margini di flessibilità concessi da Bruxelles? “Non basta: se n’è accorto persino Berlusconi, che ora sembra quasi intonarsi al Movimento Roosevelt nel chiedere un Piano Marshall, cioè un’iniezione robustissima di fondi, in grado di rianimare e rilanciare l’economia italiana”. Per il movimento metapartitico creato da Magaldi, significa sfondare una porta aperta: “Sono anni che lo ripetiamo: il rigore europeo è la prima causa della crisi di paesi come l’Italia, dove il benessere si è ridotto ed è scomparso l’ascensore sociale”.
Oggi, insiste il presidente “rooseveltiano”, siamo di fronte a un imprevisto dai contorni drammatici. “Ma niente paura: qualsiasi danno economico sarà rimediabile, e in tempi anche rapidi, se solo si trasformasse il virus in un’opportunità per indurre la “Disunione Europea” a un drastico cambio di rotta: la fine dell’austerity, con un poderoso piano di rilancio fondato su investimenti strategici per l’occupazione e le infrastrutture”. Serve coraggio politico, insiste Magaldi: “Questo è il momento giusto per ingaggiare un confronto decisivo con Bruxelles, proprio partendo dalle necessità messe a nudo dal coronavirus”. Altra condizione da rispettare: “Le banche centrali devono comportarsi in modo responsabile: cioè supportare gli Stati immediatamente, scoraggiando sul nascere la speculazione. Devono cioè evitare di comportarsi come in passato, quando – per agire – hanno atteso che i buoi fossero scappati dalla stalla”.
(2 marzo 2020)
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