di G.G. #Lopinione twitter@genovanewsgaia #A26
La tragedia sfiorata del 30 dicembre sulla A26 e le nuove – consuete, trite, ritrite, patetiche, inutili, strumentali, caciarone, cialtronesche – polemiche che ne sono seguite ad uso prevalentemente politico, ad uso elettorale a corto raggio, ad uso ricerca di qualcuno verso il quale puntare il dito come nell’orrendo programma di Rai 1 danno una sola certezza: in questo paese si è così impegnati a scovare responsabili da non avere tempo per prevenire seriamente le calamità e risolvere i problemi in fretta a beneficio dei cittadini.
Ed è un atteggiamento che fa schifo.
Anche se non condividete. Fa schifo lo stesso. Dalla tragedia del Ponte Morandi in poi non c’è stato giorno in cui non si sia rimbalzata una dichiarazione mirata alla ricerca di chi fosse più responsabile di altri della sciagura, al ricercare l’obbiettivo quotidiano da colpire, additare, sbugiardare, esporre a pubblico ludibrio. Se anche la società autostrade avesse tutte le responsabilità possibili, a chi toccherebbe – in ultima analisi – l’onere [sic] di controllo ulteriore sulle strutture che vengono utilizzate quotidianamente dai suoi cittadini? Chi deve vigilare su tutto ciò che è costruito sul territorio nazionale se non lo Stato? E per lo Stato chi se non i politici eletti per fare un altro mestiere che non è stare in televisione tutto il giorno, in perenne campagna elettorale, pavoneggiarsi in questo o in quel talk televisivo, rilasciare dichiarazioni di dubbio gusto e di nessunissima utilità, farsi fotografare con rosari, fidanzate, a pancia nuda, con mojito, senza mojito, sorridendo, piangendo o chissà cos’altro?
Non viene mosso nemmeno da un po’ di vergogna questo apparato elefantiaco messo in piedi a spese dei cittadini, che dei cittadini profondamente se ne frega, riempiendosi la bocca – e fin troppo abbondantemente la panza – dei diritti dei cittadini? Non si fanno nemmeno un po’ orrore quando si guardano allo specchio questi boriosi baroni che si spacciamo per la voce del popolo, a qualsiasi partito essi appartengano? Non gli viene in mente, ricorderete il crollo del viadotto sulla Savona-Torino, che forse è il momento di prendersi qualche responsabilità sul serio invece di cercare i colpevoli altrove?
(30 dicembre 2019)
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