di Giovanna Di Rosa #Politica twitter@gaiaitaliacom #Destre
Così la destra quella vera, quella che ha sdoganato tutte le altre, anche in vista della possibile riforma elettorale (un’altra!) ispirata al sistema spagnolo (speriamo che se lo stiano studiando bene altrimenti ci sarà da ridere), quello con lo sbarramento che piace a Renzi che prima gli faceva schifo, perché i numeri sono sempre un’opinione; che è in realtà solo uno sbarramento formale atto a far fuori i partiti molto piccoli nelle circoscrizioni molto grandi – capito? – si frantuma per non frantumarsi. Secondo il principio del Gattopardo.
Mara Carfagna, alfiera della destra berlusconiana ora ferocemente criticata da Berlusconi in persona, perché il capo sono io e me lo ha detto dio, ha fondato una nuova associazione politica, presumibilmente transformantesi in partitino politico, e l’ha chiamata “Voce Libera” perché in questo paese coraggio ed originalità vanno insieme alla verità. Sempre. E vanno insieme alle percentuali del 3% o giù di lì. Perché per come è fatta la politica italiana conto molto di più quando sembra che non conti un cazzo – chiedetelo a Mastella che col suo 1,5% teneva in piedi il governo D’Alema. Il secondo. Quello inutile come il primo.
Lei è leggiadra e felice come una Pasqua, del resto lei è brava e di politica ne capisce, ed è stimata perché è ragionevole e capace di sintesi – è realtà e va al di là delle ironie con cui condiamo il pezzo – ma è vecchia. E’ vecchia come è vecchia Forza Italia, come è vecchia Giorgia Meloni, come è vecchio Berlusconi e come è vecchio Salvini: questa destra è fatta di gente che sta dove sta dal 1994 e che ha vissuto con le sue scelte scellerate tutto il delirio del decadimento italiano che ha portato a Monti e Fornero ora additati come i mali dell’Italia di oggi quando i mali dell’Italia di oggi stavano erano già tutti là e tutti, indistintamente, hanno votato le leggi volute da Fornero e Monti ed oggi fanno quelli e quelle che sono innocenti.
Dovrebbero andarsene. E insieme a loro anche quel vecchiume di sinistra che stava lì dove stavano loro che però, almeno in questo caso, hanno almeno il buon gusto di ricordarsi che c’erano. E non vendono loro stessi come l’innocenza fatta persona. Voce Libera ha al suo interno un unico elemento positivo, almeno a quanto ci è dato di vedere ora. Quell’elemento positivo si chiama Carlo Cottarelli, un uomo preparatissimo.
Prima guerra carfagnana? Quella ai vari maldipancia che vogliono bloccare la riforma dei parlamentari che hanno voluto tutti e ora nessuno vuole più – e finirà che si tornerà a votare con lo stesso sistema di ingovernabilità per salvare la poltrona dei soliti 945 eletti più 6 a vita, e dichiarazione di intenti muta – cioè senza indicazioni per il momento – sul referendum confermativo della riforma del numero dei deputati. Referendum che non arriverà mai dato che faranno saltare i giochi prima. State a vedere.
Non è un grande programma quello della voce libera di Mara Carfagna, ma per ora Voce Libera è solo un’associazione. Non pretenderete che abbia anche un programma politico… Per ora bastano i nemici e i giornali che le danno spazio.
Berlusconi nel frattempo attacca dicendo che il progetto è inutile, ma in realtà sta dando il suo endorsement da bravo padre nobile, mentre inesorabilmente si avvicina il momento in cui Forza Italia e tutta la plastica costruita attorno a Forza Italia verranno disintegrate dall’ineluttabile.
(21 dicembre 2019)
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