di Redazione #Maiconsalvini twitter@gaiaitaliacom #Sardegna
Era il 2012 quando la Lega, tramite il suo eccessivo esponente Borghezio, proponeva all’allora presidente del Consiglio Mario Monti di vendere la Sardegna, insieme a Sicilia e Napoli, per ripianare il debito dell’Italia. Era una delle tante porcate lanciate ad uso leghista e conquista del potere, un triste trittico che il leghismo ha sempre usato come bomba atomica. Napoli e Isole andavano vendute, secondo Borghezio, perché, diceva lui, “non c’è speranza”.
Così i sardi hanno pensato bene di dargli retta [sic] e memori di tanto amore verso la loro meravigliosa isola pochi mesi fa hanno messo a capo della Regione il leghista Solinas che come primo regalo, insieme alla sua fantasiosa maggioranza, ha pensato bene di portare la Sardegna all’esercizio provvisorio, perché non è stato capace di votare la Legge di Bilancio. Esercizio provvisorio significa blocco degli investimenti che in una regione nella quale il lavoro manca quasi quanto il sale in zucca di certi elettori è un disastro dentro un disastro.
Sono i segni dei tempi. Essendo impossibile vendere la Sardegna, se la sono comprata a suon di promesse che, come già successo al governo centrale, non verranno mantenute. E hanno ragione loro. Perché quando gli elettori credono a tutto ciò che viene loro detto, non possono poi incolpare chi gliel’ha raccontata.
(27 novembre 2019)
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