di Daniele Santi #politica twitter@gaiaitaliacom #antipolitica
Eccola l’antipolitica al lavoro che peggiora i pessimi primati della politica che doveva spazzare via. La sacra setta Rousseau ha scelto di genuflettersi al Gran Maestro Di Maio rieleggendolo capo politico [sic] del M5S dei sei milioni e duecentomila voti persi in 14 mesi . con l’80% dei voti.
Con la modestia dei villici che si ritrovano tra le mani un giocattolo più grande di loro il nuovo [sic] capo politico ha parlato di “primato mondiale della votazioni online”: 44.489 sono stati i sì e 11.278 i no. Di Maio ha promesso di mettersi subito al lavoro per riorganizzare il movimento che, tradotto dal movimentocinquestellese significa che verranno trovati un po’ di colpevoli di qua e di là, si epureranno alcuni dissidenti e via a testa bassa verso la sparizione del Movimento per la gioia di Salvini che, senza proferire verbo, ha avvallato la nuova decisione suicida della Casaleggio perché mors tua vita mea.
Raramente si è vista siffatta unità di stupidità in classe dirigente e popolino votante: 55mila persona che votano su una piattaforma di cui nessuno conosce il funzionamento, gestita da una ditta privata che sta dietro una movimento politico di governo è qualcosa che non è nemmeno possibile immaginare possa esistere. Eppure esiste: ed esiste nel paese dove tutti sono gèni ed infallibili. Qualcosa vorrà pur dire.
(30 maggio 2019)
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