di Giovanna Di Rosa #pentaleghimo twitter@gaiaitaliacom #politica
Ricorderanno gli affezionati nostri lettori del miliardo di euro per Roma di cui delirava Luigi Di Maio – un miliardo di euro da investire in servizi al cittadino – prima delle elezioni amministrative che videro il trionfo della Sindaca delle Funivie. Erano i tempi delle dimissioni di Marino, quando i pentastellati favolosi andavano in Aula Giulio Cesare con le arance. Poi, è noto, chi di arance perisce…
Di quel miliardo di euro di cui Luigi Di Maio delirava non si è mai vista traccia né effetto. In compenso sono sotto gli occhi di tutti gli effetti del governo pentastellato a Roma e pentaleghista in Italia. E i casi di corruzione ed arresti urbi et orbi.
Ora Di Maio ci riprova: ci sarebbe un miliardo di euro che avanza [sic] dal reddito di cittadinanza, che il ministro del Lavoro che non ha lavorato mai sarebbe pronto ad inserire in un decreto – spera, contrito, che ci sia una Consiglio dei Ministri disponibile nella settima prima del 26 maggio – in modo da renderlo disponibile per le famiglie bisognose. Non dice quali, non dice in che termini, non dice quali problemi andranno a sollevare, ma i filantropi sono così: tronfi di buoni propositi. E basta.
E il filantropismo mal si sposa col buon governo. Soprattutto quando il buon governo non sai cosa sia.
(19 maggio 2019)
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