di Daniele Santi #pentaleghismo twitter@gaiaitaliacom #PD
…e a gazebo ancora da aprire. Un genio della tecnologia, quest’uomo del nuovo medio evo culturale italiano. Un genio dell’ironia. Un genio della lingua italiana. Un genio della nostalgia. Il buon padre di tanto figlio ha voluto esserci anche nel giorno delle primarie del PD e lo ha fatto a modo suo testimoniando – ironicamente? – di avere votato tre volte tutti e tre i segretari per farli contenti tutti ed aumentare il numero totale di votanti.
Il post, non sappiamo se vi state sganasciando dalle risate, alcuni dei nostri redattori sono morti dal ridere, soprattutto leggendo l’omaggio al mascellone del secolo scorso, quello della marcia su Roma e del popolino che gridava sì ad ogni porcata sennò eran botte, che Di Battista Padre ha naturalmente postato ad imperitura memoria.
Disgraziatamente per lui, che subito dopo parla di una presa in giro come gli credessero tutti, il post è stato pubblicato alle 7.36 del mattino a gazebo ancora chiusi. Noi pensiamo di sapere come è andata. L’uomo ha programmato il post, ma travolto dalla sua arguzia e dall’orgasmo che questa gli provoca, invece di postarlo alle 19.30 lo ha programmato alle 7.30. Poi ha dovuto rimediare all’errore che gli ha impedito di sollevare quello scandalo che il post avrebbe potuto sollevare. Troviamo straordinario l’uso del verbo docciarsi nel suo mi sono docciato.
Il PD, da parte sua, ha liquidato la questione con una breve nota stampa: “Contrariamente a quanto affermato, Vittorio Di Battista non ha votato né al circolo del Pd di Civita Castellana, né al seggio di Castelnuovo di Porto, né in piazza Mazzini a Roma. Solo per la precisione”.
(4 marzo 2019)
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