di G.G. #Genova twitter@gaiaitaliacomlo #Lopinione
Genova ha priorità che sono improcrastinabili: tra queste non c’è, parrebbe, l’inizio dei lavori di demolizione del ponte Morandi, fissato per lo scorso 15 dicembre “massimo!”, ma non ancora iniziati. In compenso su geniale proposta del sindaco Bucci è stata istituita la Giornata della Bandiera di Genova che verrà celebrata ogni anno il 23 aprile rendendo omaggio alla croce di San Giorgio.
La consigliera comunale di Forza Italia la cui dichiarazione trovate qui, ha tacciato di “straordinaria” l’intuizione [sic] del sindaco Bucci definendo l’operazione una grande “strategia di marketing”, avendo forse rimosso – ma non ci sono certezze – il fatto che evitare ai genovesi di fare 90 minuti di strada in più ponendo rimedio alla tragedia del ponte nel più breve tempo possibile, garantirebbe, e non solo dal punto di vista del marketing, risultati migliori e più duraturi. Buoni per Genova tutta.
E’ vero, e ci dimentichiamo, che la celebrazione della Croce di San Giorgio, mette la giunta ed i suoi “eletti” in diretto contatto con l’altissimo e la sua ciurma garantendo, è la speranza, miracoli inaspettati. Che è sempre meglio che rimboccarsi le maniche e mantenere promesse e scadenze. E’ vero che piuttosto che guardare al futuro è meglio rinnovare i fasti passati della Superba. Fa più nazionalismo leghista e in questo momento paga.
Così fiduciosi, aspettiamo il miracolo. Nell’attesa ci godiamo le umane miserie.
(9 gennaio 2019)
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