di Giovanna Di Rosa #Roma twitter@gaiaitaliacomlo #Ambiente
Topi a Roma non se ne sono mai visti. Non ci sono. Non esistono. Lo aveva detto l’assessora Montanari, e lei dice molte cose. Tutte non aderenti a nessuna delle realtà possibili. perché le sue dichiarazioni sono aderenti ad una realtà che vede solo lei. A seconda della convenienza politica del momento.
L’assessore @MontanariPin ha dichiarato di non aver mai visto topi a Roma…
Probabilmente vive in un’altra città…#disastroraggi pic.twitter.com/PF3YrDKO8G— Eugenio Cardi (@EugenioCardi) 24 aprile 2017
Del resto non arrivando più in là di ciò che possiamo vedere con gli occhi, e la nostra vista è limitata, lo diventa anche la nostra realtà. ma accorgersene implica uno sforzo e la parola sforzo non si addice al M5S e a Virginia Raggi, loro amano altre parole: complotto, pidiota, fakenews, ma soprattutto la parola potere.
Il rapporto conflittuale tra la realtà reale e la realtà pentaraggica della demenziale giunta capitolina, già dell’Immobilità, è riassunta nella nuova dichiarazione del buon Edgar Meyer, responsabile del benessere animale nell’assessorato all’Ambiente del Campidoglio, perché questa è la notizia Signore e Signori: esiste un responsabile del benessere animale a Roma. Stipendiato. Perché i pentaraggici sono innovatori e vogliono il benessere degli animali. Poi del benessere dei romani se ne fregano, ma questa è un altra storia. Loro sono stati eletti in quanto Eletti. Sono quindi dei predestinati. Come i poveracci che hanno creduto alle loro panzane.
Il signor Resonsabile del Benessere Animale capitolino ha lanciato la sua straordinaria proposta: siccome i topi a Roma ci sono (e sono grossi come skateboard, ndr) qualcosa bisogna fare ed essendo essi dieci milioni (dicono quei malvagi per gusto di Next Quotidiano) bisogna lanciare un’alternativa non cruenta. Non ammazzare i topi, quindi, ma sterilizzarli.
L’uomo pensa a “a un bando per concorso di idee destinato alle università e ai centri di ricerca per individuare prodotti sterilizzanti da ingerire, evitando così la sterilizzazione chirurgica”, è una frase che nel suo presumere di cultura regala una comicità devastante. Meyer ha già avuto idee geniali come quella delle api antismog, che hanno cambiato la vita dei Romani solo che loro non se ne sono accorti, e vuole passare alla storia non risolvere i problemi.
Lo rende noto con una dichiarazione che ci monda da ogni dubbio, e ci regala qualche turbamento: “Proporrò una cosa mai fatta in Italia e nel mondo, che è quella del controllo demografico delle popolazioni dei topi in maniera incruenta ed ecologica con prodotti naturali e non di sintesi, non chimici”. Insomma un genio. E noi qui a criticarlo. Siamo proprio bestie.
(27 agosto 2018)
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