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Trentotto anni di Roccella Jazz Festival 2018: dal 12 al 22 agosto

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di Redazione #RoccellaJazzFestival2018 twitter@gaiaitaliacomlo #Musica

 

 

Un omaggio all’Italia, al contributo italiano offerto alla musica di tutto il mondo, al nostro Paese come luogo di cultura e accoglienza non solo artistica. E’ questo il filo conduttore della XXXVIII Edizione del Roccella Jazz Festival, una delle rassegne più note, amate e apprezzate del jazz internazionale. Appuntamento a Roccella Jonica (RC) dal 12 al 22 agosto 2018 nelle tradizionali location Porto delle Grazie, Largo Colonne Rita Levi Montalcini e Teatro al Castello, con il tema chiave dal titolo Italians. Italians è la linea guida dell’edizione 2018: confermando il concetto degli spostamenti secondo la rosa dei venti, il Festival del 2018 si dirige verso ovest per scoprire e valorizzare il ruolo avuto dagli italo-americani nella nascita e lo sviluppo del jazz nei paesi d’oltremare. Italians è la cornice ideale per un appassionato tributo a una straordinaria figura del Novecento: Frank Zappa. L’anno scorso il RJF ha omaggiato Rino Gaetano, quest’anno con tre concerti, una conferenza e un film il festival è dedicato a un italo-americano geniale e anticonformista che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica, attraversando tutti i generi.

La prima parte della sessione di agosto – la tradizionale Jamming Around – si divide in due momenti. Il 12 e 13 agosto si terrà al Porto delle Grazie il programma Jazz @ The Sea. Domenica 12 apre il festival l’AJS Trio, uno dei migliori gruppi della scena jazz albanese, recente protagonista del Balkan Jazz Showcase di Tirana, dove il Roccella Jazz ha partecipato come consulente e unico ospite italiano. Sarà un concerto speciale anche per il suo significato storico, visto che il trio di Gent Rushi, Ermal Rod e Emiljan Dhimo fonde jazz e musica balcanica, un tempo proibita dal regime di Enver Hoxha. Chiuderà la serata l’Enzo Pietropaoli Wire Trio con Woodstock Reloaded: una travolgente e orgiastica rilettura dei classici di Woodstock da parte di un originale e ammirato terzetto jazz (Pietropaoli con Zanisi e Paternesi). Lunedì 13 arriva la strepitosa vocalist americana Deborah J. Carter, primadonna del jazz mondiale, con Daniele Gorgone, Marco Piccirillo ed Elio Coppola.

Il 15, 16 e 17 agosto Jamming Around passa con Jazz @ Village al Largo Colonne Rita Levi Montalcini. Serata tutta africana mercoledì 15 con il Wise African Cultural Group, un ensemble creato dall’omonima associazione presieduta da Blessing Ajuka Ngozi e ospitato dal Museo dello Strumento Musicale di Reggio Calabria diretto da Demetrio Spagna. Giovedì 16 RJF incontra per la prima volta la figura di Frank Zappa: dopo l’apertura del duo Braga-Mauro, splendida coppia clarinetto e fisarmonica di area ethno-jazz, Marco Pacassoni e la sua band (Alberto Lombardi, Enzo Bocciero, Lorenzo De Angeli e Matteo Pantaleoni) omaggerà Frank Zappa con una interessante chiave di lettura: la centralità di vibrafono e marimba nei pezzi caratterizzati dalla presenza di Ruth Underwood, ideale ispiratrice del nuovo cd di Pacassoni Frank & Ruth. Venerdì 17 dall’Italia all’estero con un musicista assai presente fuori dai confini nazionali: il violinista Luca Ciarla con il suo concerto solo, one man band con violino, voce, loop station ed elettronica. A seguire un cambio radicale, con la cantautrice Valentina Gullace che presenterà in anteprima a Roccella i brani del suo disco d’esordio La mia stanza segreta, in uscita a ottobre.

Il clou del Roccella Jazz, come sempre intitolato Rumori Mediterranei, si tiene dal 18 al 22 agosto nella tradizionale location del Teatro al Castello, che ospita i big del jazz italiano e internazionale, sotto l’egida Going West: A Ovest di Frank Zappa. Si parte sabato 18 con Anthus, eccezionale figura artistica apolide – di origine siciliana – e cantante/compositore amatissimo nel mondo del jazz spagnolo: Anthus presenterà per la prima volta in Italia il nuovo album Calidoscopic, premiato svariate volte in Spagna. Un vocalist che fonde jazz contemporaneo e suoni mediterranei, un novello Demetrio Stratos accompagnato da una formazione coi fiocchi, Pol Padrós, Mark Aanderud, Manel Fortià e Ramón Díaz. Seconda parte dedicata al blues delle origini, quelle antiche, con il griot maliano Baba Sissoko e il bluesman americano Mighy Mo’ Rodgers, insieme con Griot Blues – From Mississippi To Mali. Con loro in una serata che si preannuncia ipnotica e affascinante, Darryl Dunmore, Luca Giordano, Walter Monini, Seydou Diabate Sissokho e Eric Cisbani. Domenica 19 prima mondiale con grande ritorno del duo Alexander Balanescu – Claudio Cojaniz, che a Roccella presenterà Lennie’s Song, un omaggio al leggendario Lennie Tristano. Italians è per l’appunto un format grazie al quale il pianista friulano di origine serba e il celebre violinista rumeno tributano il loro riconoscimento a una figura storica come Lennie Tristano, originario di Aversa (CE) e diventato uno dei grandi pianisti della storia del jazz. L’Italia è anche terra che accoglie e ospita gli artisti, ed è il caso di Rosàlia De Souza: la più famosa interprete di bossa nova al mondo tra quelle operanti al di fuori del Brasile vive in Italia da anni ed è recentemente tornata – dopo nove anni di assenza – con il favoloso disco Tempo, che presenta a Roccella con un quartetto di assi come Antonio De Luise, Sandro Deidda, Aldo Vigorito e Dario Congedo.

Lunedì 20 sarà invece il giorno tutto dedicato a Frank Zappa, a venticinque anni dalla sua scomparsa. Si parte nel pomeriggio con la conferenza Zappa 25—Parthenia a cura del critico Gianmichele Taormina, di Partinico proprio come la famiglia Zappa. Seguirà la proiezione del docufilm RAI 1982 – L’Estate di Frank di Salvo Cuccia, preceduta da un incontro con Eleonora Cordaro, produttrice del docufilm dedicato al concerto di Zappa sospeso a Palermo nell’82. Il primo concerto sarà Riccardo Fassi Tankio Band Plays Frank Zappa: un esemble rodato e di successo, quello del tastierista Riccardo Fassi, che presenterà nuovi arrangiamenti di inediti che abbracciano il periodo 70-90. Con Fassi ci saranno Manlio Maresca, Torquato Sdrucia, Pierpaolo Bisogno, Steve Cantarano, Pietro Iodice. A seguire un musicista iconoclasta come Zappa: Daniele Sepe con il progetto Direction Zappa. Il sassofonista napoletano, una delle figure più eclettiche e sorprendenti in circolazione, avrà accanto a sè due stelle come Dean Bowman e Hamid Drake insieme a Alessandro Morlando, Tommy De Paola e Davide Castigliola. Spettacolare la proposta di martedì 21, un quartetto all star americano, creatore di un suggestivo soul astrale: il William Parker New Organ Quartet in The Language Of Cosmic Truth. Il poderoso contrabbassista William Parker avrà al fianco Cooper Moore, Hamid Drake e James Brandon Lewis. E in un’edizione caratterizzata dall’italianità, non potrà mancare Ray Gelato con i suoi Giants: un’autentica icona swing, figura storica amante dell’Italia e della musica americana degli anni ’50, popolarissimo entertainer adorato in tutto il mondo. Con lui Danny Marsden, Andy Rogers, Olly Wilby, Gunther Kurmayr, Manuel Alvarez, Ed Richardson.

Serata di chiusura mercoledì 22 con due concerti diversi ma complementari. Apertura affidata a una garanzia, il sestetto guidato da Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, una delle grandi coppie di artisti del jazz italiano. A Roccella presenteranno una produzione originale con una scaletta che includerà alcuni brani cantati da celebri crooner italo-americani: con la coppia ci saranno personalità quali Andrea Rea, Daniele Sorrentino, Roberto Pistolesi e Aldo Bassi. Chiude il Roccella Jazz 2018 il quintetto guidato dall’esplosivo percussionista argentino Minino Garay, che torna a Roccella dopo nove anni con grande attesa. La sua Tunga Tunga’s Band propone una musica da ballo nata dal connubio tra la nostra tarantella e il Pasodoble di origine spagnola: un’evoluzione dello storico “Quarteto”, fondato a Cordoba nel 1943 dall’immigrato italiano Augusto Fernando Marzano ispirandosi al pianismo della figlia diciassettenne Leonor (una pianista allora diciassettenne). Osteggiata dal regime argentino, la Tunga Tunga è poi tornata in auge e Garay offrirà la sua interpretazione in chiave jazz, con gli stessi strumenti del Quarteto, insieme a Lalo Zanelli, Pajaro Canzani, Jonathan Grande e Christophe Lampidecchia.

Il Roccella Jazz Summer Campus sarà un’altra novità di questa edizione: un insieme di attività didattiche e formative di vario tipo, un ciclo di conference e proiezioni filmiche e alcune mostre. Le attività didattico-formative saranno organizzate con la forma di clinics e master classes condotte da musicisti di primissimo piano che parteciperanno ai concerti. I seminari e workshop avranno come docenti alcuni critici e operatori di grande spessore. Le conferenze e le proiezioni cinematografiche riguarderanno il tema Italians e in particolare il ruolo avuto dai siculo-americani nella nascita e nello sviluppo del jazz. Si cercherà, infatti, di sottoporre a verifica la veridicità dell’assunto ormai diffusa che il jazz è una musica siculo-afro-americana. A discuterne critici, storici e cineasti provenienti dall’Italia e dall’estero.

Informazioni: http://www.roccellajazz.orghttp://www.comune.roccella.rc.it/index.asp.

 





(24 luglio 2018)

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