di Vittorio Lussana #giustappunto twitter@vittoriolussana #politica
Carlo De Benedetti, ospite di Lilli Gruber, si dice deluso da Matteo Renzi, ma assicura che alle prossime elezioni politiche voterà per il Partito Democratico. Poi aggiunge che il quotidiano ‘la Repubblica’ è stato “il grande amore della sua vita”, mentre oggi è un giornale che “ha ormai perduto la propria identità”. In seguito, giudica Eugenio Scalfari e le sue recenti analisi come “le opinioni di un anziano signore”. Infine, viene a raccontarci la querelle relativa al decreto sulle banche popolari, definendo l’intera vicenda una polemica ridicola. Insomma, alla fine della fiera, l’ingegnere non è amico di nessuno, ma vuol bene a tutti. Sembra un po’ la barzelletta della mucca nera e della mucca bianca: la prima ha vinto sei primi premi alla fiera internazionale di Glasgow, così come la seconda; la prima rende a chi la munge 48 litri di latte al giorno, così come la seconda; la prima può trainare 2 tonnellate di materiale per 12 chilometri, esattamente come la seconda. Perché, dunque, noi giornalisti continuiamo a parlare della mucca nera? Perché è la mucca dell’ingegner Carlo De Benedetti. E la mucca bianca? Anche quella.
(18 gennaio 2018)
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