di Il Capo, twitter@gaiaitaliacom
Ho un’amica che è dotata di molto spirito: “Romanista e di sinistra”, dice di sé, “Nata per soffrire”, e con questa frase spazza via i mostri. Occorre qualcosa in più di una battuta ed una risata per spazzare via i mostri che agitano il Partito Democratico e che, da dentro il Partito Democratico, hanno deciso di affondarlo ed in tal senso stanno lavorando. Dopo il referendum costituzionale, fallito con il 60% di voti contrari spalmati tra i votanti di tutti i partiti ed il 40% di votanti “Sì” che fa riferimento a Matteo Renzi (ci scuseranno i puristi del savoir politique per questa semplificazione così semplice) ora è il momento di far saltare la legge Ricchetti sui vitalizi già pronta ad essere sacrificata al Senato per far saltare in aria il segretario del PD.
L’ennesima fronda interna anti-renziana parte dall’ex tesoriere Sposetti che ha già fatto sapere di essere intenzionato a costruire un fronte al Senato che faccia saltare la legge che abolisce i vitalizi, con buon pace del M5S che a parole grida di non volerli e nei fatti ha già votato “No” . Sposetti è quello che è pronto a sfrattare il PD dalle sedi del PD per quella vecchia storia di divisione di beni immobili tra DS e Margherita: una triste storia che abbiamo raccontata qui e vi consigliamo di rileggere.
Comincia così, con l’affondo dei dalemiani rimasti nel partito perché bisogna pur tenere i piedi in due staffe per continuare a sabotare la politica italiana e spostare gli equilibri sempre più a destra, e con l’ammucchiata di Sposetti anti-legge Ricchetti, la nuvoa stagione politica del Partito Democratico e di Matteo Renzi al quale temiamo non basterà una Leopolda per far fuori i nemici interni. Occorrerà fare qualcosa di più. E scissione sembra essere sempre più un’azione da tenere in considerazione.
(27 agosto 2017)
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