di Giovanna Di Rosa
Gli attivisti, gli iscritti, la “pancia” del M5S ha deciso: 87.213 iscritti hanno deciso i destini della setta grillina e hanno detto sì al nuovo “non statuto” che manterrà la epurazioni che essi chiamano “espulsioni”, per i non fedeli alla linea. Nonostante il quorum del 75% degli iscritti non sia stato raggiunto, hanno votato il 70% degli aventi diritto, il Gran Sacerdote della Setta si lascia andare a commenti entusiasti sulla riuscita della votazione online e dà lezioni di democrazia e di giurisprudenza, ché all’Uomo si addice la modestia: “Il M5s trova difficoltà a essere riconosciuto dalle leggi attuali perché la sua struttura e organizzazione è molto più innovativa e avanzata di quelle regolamentate dai codici. Proprio per questo il nostro caso è destinato a fare giurisprudenza”, magari sarà anche un ottimo profeta, è possibile che la giurisprudenza non vada però proprio nella direzione vaticinata. Poi deborda sbanda pericolosamente e riesce a dirla più grossa di quelle di Di Maio e parla di “record mondiale di partecipanti a una votazione online per una forza politica o un’associazione” e rincara la dose “mai così tante persone si sono potute esprimere direttamente sul futuro della comunità di cui fanno parte”. Perché va chiarito che la comunità all’interno della quale vive la Setta a 5Stelle non è quella nella quale viviamo noi poveri mortali che non siamo stati folgorati dal verbo di Casaleggio.
E’ il Vangelo di Travaglio che ci rende edotti sulle meraviglie del voto online sul blog del grillo, senza dirci quanto denaro ha generato per il Gran Sacerdote ogni click necessario al voto, e sciorina: “il numero degli iscritti al MoVimento 5 Stelle alla data del 1.1.2016 abilitati a partecipare al voto è pari a 135.023; hanno partecipato alla votazione 87.213 iscritti al MoVimento 5 Stelle entro il 1.1.2016 abilitati al voto; sul primo quesito “Sei d’accordo nel modificare il non Statuto con il nuovo testo aggiornato proposto”, risultano espressi 86.228 voti totali, suddivisi in 79.007 SI e 7.221 NO; sul secondo quesito “Sei d’accordo nel modificare il Regolamento con una delle due versioni aggiornate proposte”, risultano espressi 82.659 voti totali, suddivisi in 75.947 SI e 6.712 NO; sul terzo quesito “Nel caso che si proceda alla modifica del Regolamento, quale delle due opzioni preferiresti”, risultano espressi 82.606 voti totali suddivisi in 61.071 preferenze per l’opzione “Preferisco la versione CON le espulsioni” e 21.535 preferenze per l’opzione “Preferisco la versione SENZA espulsioni’”…”.
Dunque ecco il voto sul non-statuto a 5Stelle: gli espulsi saranno espulsi e ci sono già avvocati che stanno lavorando per buttarli fuori: la maggioranza degli iscritti si è espressa per il purismo/durismo della non pietà verso chi trasgredisce il verbo della Setta. Quindi tutto va bene finché si è fedeli alla linea. A decidere chi non è fedele non è l’azione compiuta, la capacità di governare o meno, i risultati sul campo, no. E’ un blog su Internet, sede legale del M5S, dove si danno numeri (e spesso anche “i numeri”) e dove senza nemmeno raggiungere il quorum previsto gli agghiaccianti esponenti della moderna democrazia della Setta a 5 Stelle decidono del destino altrui. Che è ciò che hanno sempre desiderato. Del resto è popolo con predisposizione alle “purghe” e non è un caso se la votazione online si celebra nel giorno dell’anniversario della marcia su Roma.
(28 ottobre 2016)
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