di Filomena Filippetti
Bruttissima storia il doping. A farne le spese la nazionale giamaicana che nel 2008 conquisto l’oro alle Olimpiadi di Pechino con un tempo stratosferico di 37″10 poi abbassato nel 2012 a 36″84 (che vuol dire frazioni lanciate da poco più di 9 secondi l’una). E’ il velocista Nesta Carter, componente di entrambe le staffette e bronzo mondiale nel 2013 sui 100 metri piani, il giamaicano positivo all’antidoping. Ora si attendono le controanalisi.
La bravata di Carter, se confermata dalle controanalisi, costerà la tripletta della velocità ad Usain Bolt in due differenti Olimpiadi. Siamo certi che il campionissimo non la prenderà bene.
(3 giugno 2016)
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