di Daniele Santi
Non c’è nulla di più divertente dell’attuale campagna elettorale romana, così chiara nelle sue dinamiche, così disgustosamente falsa in tutto ciò che provoca, così prevedibile nelle sue mosse da non lasciare nemmeno una gran voglia di scriverne. Dopo la sceneggiata Meloni sì Meloni no, con la certezza che né Meloni né Bertolaso andranno oltre una certa percentuale che non servirà loro ad arrivare al secondo turno, Salvini e la stessa Meloni si sono affrettati a comunicare il loro inutile verbo sulla questione ballottaggio ed hanno dichiarato che voteranno la candidata del M5S, tal Virginia Raggi, già impiegata nell’ufficio di Cesare Previti, ora rosa all’occhiello della nuova destra populista partorita da Grillo & Casaleggio e ben vista da chi in una manifestazione ha messo insieme dall’uomo di Arcore a Casa Pound.
Il ballottaggio magari ci sarà anche, magari anche no, non tira una buona aria per i 5 Stelle dopo un paio di esposti in procinto di essere presentati da attivisti sui metodi epurativi e su questioni statutarie. Dal canto suo Sua Eminenza Roberta Lombardi, riferendosi al ballottaggio col sostegno di leghisti e fratellitalioti, ha detto che si gratta. Ma non ha specificato se si tratta di candida o di volgarità gratuita. Propenderemmo per la seconda.
E’ l’ultima novità sull’orrida ccampagna elettorale per Roma Capitale: ora, dopo l’annuncio, vedremo cosa si inventeranno gli altrettanto orridi 5 Stelle per riuscire a perdere le elezioni.
(18 marzo 2016)
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