di Giancarlo Grassi
Con un articolo di rara intelligenza sul Bloomberg View, il magnate ed ex Sindaco di New York ha annunciato che non si candiderà alla presidenza degli Stati Uniti come indipendente, anche perché con ogni probabilità la sua candidatura “potrebbe favorire l’elezione di Donald Trump o Ted Cruz. Un rischio che non posso correre”, dichiara lo stesso Bloomber nell’articolo nel quale qualcuno ha già letto l’endorsement ad Hillary Clinton.
E’ evidente che la sua discesa in campo spariglierebbe le carte in casa del Partito Democratico e vista la qualità [sic] dello schieramento repubblicano schiavo delle pericolosissime boutade a marchio Trump e dei feroci integralismi religiosi di Ted Cruz, la rinuncia di Michael R. Bloomberg (uno degli uomini politici più amati degli States) appare come una scelta di lungimiranza politica e di stabilità per il paese, anche mentre dichiara “Trump parla ai nostri peggiori istinti”.
L’articolo chiude rimarcando la scelta di Bloomberg di stare alla larga dall’agone elettorale 2016: “Non potremo fare grande l’America di nuovo se volteremo le spalle ai valori che ne hanno fatto la prima nazione del mondo. Amo troppo il mio paese per rischiare l’elezione di un candidato che indebolirà la nostra unità e renderà oscuro il nostro futuro. Per questo non correrò per la presidenza degli Stati Uniti”.
Il messaggio nascosto nell’articolo (in inglese qui) è chiarissimo: “Votate Hillary Clinton”, o meglio “Non votate Trump”.
(8 marzo 2016)
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