
di Il Capo
Nella giornata in cui tutta Italia scende in piazza in 98 città differenti per le Unioni Civili la stampa spulcia in 6mila emendamenti (5mila della sempre più impresentabile Lega Nord) dei quali seimila nemmeno uno è stato reso noto, per dare per morta votazione, legge e forse governo. Un atteggiamento che segue quello di alcuni grandi quotidiani nazionali che nei giorni scorsi davano notizie random sulle Unioni Civili citando dichiarazioni e confidenze di questo e di quello o parlando di inesistenti emendamenti che poi sparivano dalle cronache dal giorno dopo.
In qualsiasi paese civile i quotidiani che si definiscono progressisti avrebbero sposato le iniziative popolari, ma in Italia, dove la stampa è prona alle proprietà che sono prone al potere finanziario colluso con quello politico, la stampa zoppica ed alterna, in giorni differenti, linee editoriali differenti. Convenienti. Non alla ricerca di ciò che è giusto e buono, ma di una copia venduta in più. Mentecatti.
(23 gennaio 2016)
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