
di Giovanna Di Rosa
Il quotidiano di lingua francese Jeune Afrique, informa di una gaffe diplomatica del Regno Unito che ha espulso dal suo territorio il marocchino Younes Tsouli, di 32 anni, condannato per cyber-terrorismo, senza avvertire le autorità di Rabat che l’uomo sarebbe rientrato in Marocco.
Non appena rientrato a Rabat l’uomo si è subito fatto valere: ha bruciato l’abitazione dei suoi genitori nel quartiere di Agdal, nella capitale. Quindi è riuscito ad entrare nell’appartemento del Console Britannico a Rabat, si è arrampicato sul tetto dell’edificio e, armato di coltelli, si è rifiutato di scendere proferendo improperi, offese e minacce nella lingua di Shakespeare, esigendo di essere riaccompagnato in Inghilterra.
In Marocco rischia carcere duro e torture.
(24 maggio 2015)
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