di Paolo M. Minciotti
Una coppia di donne lesbiche è stata ripetutamente violentata da tre uomini, sotto le minaccia di armi da fuoco e coltelli, e quindi derubata di dvd, telefonini e denaro: incuranti che a tutto questo assistesse la bambina di sette anni della coppia.
Lo riporta il quotidiano sudafricano The Daily Sun.
Le donne hanno denunciato l’accaduto alla polizia che si è rifiutata di investigare ed ha loro consigliato di cercare i loro averi – portati via dai violentatori – nel vicinato. I fatti sono avvenuti agli inizi di ottobre nella zona rurale di Nkomazi nell’area di Mpumalanga e secondo il racconto delle due donne, che si sono nascoste insieme alla loro bambina e non hanno reso noto i loro nomi, le forze dell’ordine si sono prese gioco di loro rifiutandosi di prendere sul serio la loro denuncia di violenza e furto.
Le cosiddette “violenze correttive” su donne lesbiche (in parole da scaricatore di porto un po’ colto, gli uomini credono che violentandole, le donne si corregganno dal lesbismo grazie al piacere procurato dal membro virile, sembra un incubo, ma è la realtà) sono una piaga in Sudafrica cui il governo e le forze dell’ordine non possono – o non vogliono – porre rimedio.
(22 ottobre 2014)
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