di Daniele Santi
Il presidente ugandese Museveni avrebbe chiesto di sospendere per il momento la richiesta d’appello contro la sentenza della Corte Costituzionale che ha portato all’annullamento della legge antigay e di valutare alcuni emendamenti prima di rimetterla in vigore per renderla più “accettabile” per i paesi occidentali che l’avevano duramente contestata.
Il quotidianoNew Vision scrive che Museveni avrebbe chiesto ai suoi parlamentari di “non affrettarsi a rimettere in vigore la legge”, dopo che il promulgatore dell’antigay bill David Bahati ed il National Resistance Movement avevano auspicato la restaurazione della legge “in tre giorni”, perché oltre alla questione della mancanza del quorum al momento dell’approvazione della legge antigay sarebbero emerse “altre questione”.
Secondo l’agenzia Reuters si tratterebbe di“annacquare” la legge che, secondo l’informazione, verrebbe privata della parte realtiva all’indurimento delle pene per adulti omosessuali consenzienti, non è ben chiaro se l’emendamento riguarderà solo la versione annacquata dell’antigay bill o anche la vecchia legge in vigore che punisce con 14 anni di carcere gli adulti consenzienti che praticano sesso omosessuale.
(16 agosto 2014)
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