di Giancarlo Grassi
Con 154 voti favorevoli, 147 contrari e 2 astenuti, la maggioranza trasversale di conservatori integralisti che fanno capo alla Lega Nord (i sondaggi la danno al 7,4%, significa che c’è un italico popolo integralista che li vota svuotando la destrina di Alfano) ha approvato l’emendamento del senatore Stefano Candiani che conferisce anche al Senato post-riforma competenze sui temi della famiglia e del matrimonio, su quelli della salute e su quelli etici (bio-testamento e diritti civili) previsti dagli articoli 29 e 32 della Carta Costituzionale, dopo che il Governo – con la ministra Boschi – aveva dato parere contrario e i relatori Finocchiaro e Calderoli si erano dichiarati rispettivamente contraria e favorevole (nella foto Lega e M5S esultano).
Lo spettacolo offerto anche nella giornata di ieri, oltre a dare vita a questo ennesimo colpo di coda dei rappresentanti politici che hanno portato l’Italia dove si trova e vogliono che dove si trova rimanga, politici indecenti, senza vergogna ed attenti solo alla mera conservazione di quel nulla che è l’esistente, ha regalato le sceneggiate da stadio dei Pentastelluti capaci solo di gridare che nessuno li ascolta (seguiamo i lavori ininterrottamente in diretta streaming, potete farlo anche voi cliccando qui, magari prima di offenderci) senza che in quattro giorni di lavori abbiano sollevato una sola obiezione costruttiva, senza che abbiano articolato una sola proposta collaborativa o migliorativa: regolamento alla mano hanno fatto solo ostruzionismo.
Silenzio dagli integralisti PD che sono costretti a stare zitti dopo che il loro segretario ha portato il partito ad oltre il 40% dei voti (i sondaggi di Agorà di questa mattina danno il PD addirittura vicino al 43%), un silenzio che è rotto dalle loro azioni, come la votazione indecente del 31 luglio che è servita solo ad affondare il governo, con gazzarra finale e l’ennesima conferma ai cittadini che eventualmente seguissero in quel momento la diretta dei lavori che quando Renzi sottintende che il Senato è un’accozzaglia di inutilità, ha ragione.
Il bailamme dei lavori è continuato per tutto il giorno, tra grida, insulti, microfoni gettati a terra in diretta tv – tanto i tecnici li pagano i cittadini – fischietti e cartelli sollevati tra grida che inneggiavano alla “Libertà, Libertà” (Lega e M5S, uniti come nei migliori matrimoni di convenienza) che un tre giorni di Soviet magari gli farebbero anche bene, solo tre giorni, magari poi la parola libertà riescono anche ad apprezzarla, un incidente alla senatrice Laura Bianconi del Ncd, che ha dovuto essere ricoverata in ospedale, provocato dal putiferio che si era creato in aula ha fatto sospendere a tarda sera i lavori che sono ripresi mentre stiamo scrivendo ed una sequela continua di insulti al presidente Grasso che, sia detto con rispetto, potrebbe dirigere i lavori dell’assemblea con un po’ di fermezza e tatto in più.
Il presidente Grasso, prima di rendersi conto che la senatrice Bianconi si era ferita e che il leghista Nunziante Consilio era svenuto, si era lasciato andare a frasi come “Voglio che Italiani vedano ciò che state facendo perché si rendano conto”…
Staremo a vedere che succederà oggi.
(1 agosto 2014)
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