di Iosonodio
Negli ultimi giorno il Ministro Alfano è intervenuto una serie di volte su cose che non esistono e che nessuno nel suo maggiore alleato di governo, men che meno l’attuale segretario Renzi, propone: il matrimonio gay.
Secondo l’antico principio del prevenire meglio che curare Alfano Angelino ha ignorato almeno tre notizie che avrebbe dovuto commentare e ne ha commentato una che avrebbe potuto ignorare.
Parliamo della notizia relative all’immunità diplomatica di un Arcivescovo polacco indagato per presunti abusi su minorenni – se si hanno a cuore i figli si abbiano a cuore anche quelli degli altri, o di quella relativa agli abusi di un catechista su altri ragazzini, per gli stessi motivi, di quella sull’ennesimo pestaggio di due giovani gay ad opera – a cussì ppare – di due cittadini russi (anche se Putin è amico di Silvio, due parole sul diritto alla sicurezza di chi in questo paese vive e paga le tasse, magari potevano sfuggirgli), infine il problemino politico che vede la ministra De Girolamo messa in mezzo da pericolosissimi comunisti che cercano la di lei politica morte e dal M5S che la vuole sfiduciare per il pasticciaccio brutto dell’Asl di Benevento.
Nulla disse Angelino e di marmo fu: perché solo di fronte al matrimonio gay che nessuno chiede il cuore dell’uomo che reinventò il centro destra [sic] riesce a scaldarsi.
Solo in quel caso, cioè contro il matrimonio gay, il maschissimo verbo del vir destrista si manifesta in tutta la sua inutile prosopopea. Forse perché se fa parlare Giovanardi rischia di perdere i pochi voti che ha?
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