Dopo la decisione di Barack Obama di eleggere come rappresentante USA alla cerimonia di inaugurazione delle vergognose Olimpiadi di Sochi 2014, conosciuti anche come i Giochi della Discriminazione, dalla tennista dichiaratamente lesbica Billie Jean King, icona del movimento internazionale per i diritti umani, Vladimir Putin è dovuto tornare a riempirci la testa con le sue idiozie sui “valori morali tradizionali” centrati sulla repressione delle Pussy Riots, sul mai spiegato omicidio di Anna Polytovskaya, sulla repressione della dissidenza, sui controlli alle ONG, ribadendo la necessità del paese che rappresenta, e che si sta imponendo come leader del blocco conservator-reazionario che va fino all’Iran, alla Siria, passando per la destabilizzazione delle primavere arabe, di difendersi da quelli che il nuovo dittatore neo-sovietico definisce “pseudo-valori” occidentali e d il comportamento “aggressivo di certi gruppi sociali che impongono il loro punto di vista ad altre persone ed altri Paesi”.
Rock’n’roll.
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