di Ghita Gradita
Ci sono dignità e determinazione nella lettera che l’attore, la machissima star di Prison Break per intenderci, Wentworth Miller ha scritto per dire no all’invito del St Petersburg International Film Festival in opposizione alle leggi antigay russe.
La lettera, che riprendiamo da Pinknews.co.uk è visibile di seguito nella nostra traduzione in lingua italiana e poi nella versione dell’attore:
Gentile Sig.a Averbakh,
grazie per il suo gentile invito. Come uomo che vanta radici russe e che in passato ha visitato apprezzandolo il Suo paese sarei stato lieto di accettare.
Tuttavia, come omosessuale, sono costretto a rifiutare.
Sono profondamente disturbato dall’atteggiamento verso le persone omosessuali e dal trattamento loro riservato dal Governo russo. La situazione non è in nessun modo accettabile, e non potrei, coscientemente, partecipare ad una celebrazione ospite di un paese dove alla gente come me sono sistematicamente negati i diritti più elementari come vivere ed amare apertamente.
Forse, quando e se le circostanze miglioreranno, sarò libero di prendere una decisione differente.
Fino ad allora,
Wentworth Miller
Dear Ms. Averbakh:
Thank you for your kind invitation. As someone who has enjoyed visiting Russia in the past and can also claim a degree of Russian ancestry, it would make me happy to say yes.
However, as a gay man, I must decline.
I am deeply troubled by the current attitude toward and treatment of gay men and women by the Russian government. The situation is in no way acceptable, and I cannot in good conscience participate in a celebratory occasion hosted by a country where people like myself are being systematically denied their basic right to live and love openly.
Perhaps, when and if circumstances improve, I’ll be free to make a different choice.
Until then.
Wentworth Miller
Senza soffermarci sulla forza della lettera e senza chiederci quanti attori italiani nella posizione di Wentworth Miller avrebbero fatto lo stesso, chiudiamo la notizia senza ulteriori commenti.
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