Dopo che il presidente dello Zambia aveva lanciato il suo anatema: “Gay in prigione!”, anatema che seguiva la richiesta di quattro coppie dello stesso sesso di vedere regolarizzata la loro unione del paese, come questa pagina web aveva scritto un paio di giorni fa, in Zambia sono passati direttamente ai fatti.
L’attivista Paul Kasonkomona è stato arrestato dopo essere apparso in televisione ed avere chiesto pari diritti per gay e lesbiche, con l’accusa di “incitare ad atti indecenti”.
Nel paese la legge punisce gli atti omosessuali tra adulti consenzienti, ma parte della Costituzione garantisce la non-discriminazione dei cittadini.
L’attivista è stato arrestato dalla polizia che lo aspettava fuori dagli studi televisivi dove, ospite del talk show “The assignment” aveva chiesto al governo di “rispettare i diritti umani e riconoscere quelli delle persone lgtb”.
La caccia al gay è iniziata in un altro stato africano.
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