di La Lurida (@lalurida)
Non fa un po’ sorridere questa vecchia signora della politica chiamata Pdl, protagonista di alcuni maquillage o plastiche che dir si voglia, nel peggior momento della sua storia, quando nessuno la vuole tra le palle, che si ostina a gridare a destra e a manca che vincerà, che vincerà sola, perché lei ce l’ha d’oro? Non è ancor più patetica del suo creatore che nasconde le rughe sotto due dita di cerone e la vecchiaia sotto i 27 anni di una nuova e mediatica fidanzata?
Andiamo! In tempi di vergini che la danno al miglior offerente, questa patetica vecchia troia dalla pelle cadente (lo chiameranno il “complotto della forza di gravità”) che si ricicla, cerone, trucco, luci, potere, denaro, tutto concentrato in poche mani, che grida al mondo vincerò!, troverò un affamato che me la chiede e nel frattempo rifiuto tutti i pretendenti, fa pena più che commuovere.
Il Pdl è attualmente a quel punto lì: il programma di governo? Vincere: e immediatamente dopo creare una commissione di controllo sulla “caduta del mio governo” (Berlusconi dixit) perché il bene del Paese (sic) è sempre al primo posto. Nel frattempo, la sdegnosa puttana chiamata Pdl va da sola, dice di rifiutare la Lega (che ha detto in poche parole che se il Vecchietto si toglie dai coglioni e candida Alfano la storia cambia), che vincerà senza inciuci, cambierà la storia del Paese che non ha “nessun problema economico”, nel quale “lo spread non esiste”, dove “i problemi non esistevano”, il Paese non era sull’orlo del baratro, erano “mascalzonate. Non era vero niente!”.
L’Uomo di plastica, spinge il Partito di plastica (da cui scappano tutti) verso il baratro con tutti i suoi, e gli Italiani verso l’ennesimo Paese di plastica.
Perché le vergini e le puttane sono cosí: vendono sogni. A carissimo prezzo a volte. e naturalmente, l’andarci a letto o meno è una libera scelta di chi crede ai sogni (o ama la plastica).
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