Il quotidiano di Rotterdam NRC Handelsblad ha identificato una delle vittime degli orribili abusi perpetrati dalla Chiesa cattolica olandese negli anni cinquanta quando praticó la castrazione su almeno dieci ragazzi ritenuti omosessuali.
Il nome della vittima è quello di Henk Heithuis, castrato nel 1956 quando era minorenne, dopo aver denunciato alla polizia gli abusi subiti in una casa di accoglienza gestita da vertici collegati alla chiesa cattolica. Heithuis morì due anni dopo in un incidente stradale. Il giornalista che sta investigando sul caso si chiama Joep Dohmen, dopo avere scoperto l’identità di Heithuis, ha trovato le prove di almeno altri nove casi di castrazione, casi ”anonimi e che non possono più essere rintracciati”. Secondo informazioni del sito TMNews ”Nel caso di Heithuis, due monaci furono condannati per gli abusi denunciati dal ragazzo che, però, venne comunque trasferito dalla polizia in un ospedale psichiatrico cattolico, prima di essere ammesso a St.Joseph Hospital di Veghel, dove venne castrato. Cornelius Rogge, 79 anni, uno scultore olandese la cui famiglia conosceva Heithuis, riferì della castrazione durante un’inchiesta ufficiale avviata dalla Chiesa. ”Una volta chiedemmo a Henk di calarsi i pantaloni, una volta uscite le donne – ha raccontato – lo fece. Era completamente mutilato. È stato un grande shock”.
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