Sono una coppia gay e gestivano un ristorante a Kampala prima che la loro storia venisse alla luce. Dopo che la folla inferocita ha distrutto la loro auto a colpi di pietra, che il loro ristorante è stato bruciato, dopo essere stati minacciati di
morte se ne sono dovuti fuggire in Kenia, dove vivono sotto falso nome in un villaggio e si fingono fratelli. Questa è la vita degli omosessuali in Africa per i quali le associazioni europee che tanto si riempiono la bocca con la parola ”diritti” non fanno nulla.
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