Problemi con i rappresentanti delle famiglie gay nella Consulta per la Famiglia, questione inaccettabile per gli integralisti cattolici del PD di Bologna, hanno fatto spostare l’ago della bilancia del partito verso
destra, spingendo il partito a posizionarsi con Pdl, Udc e Lega Nord nel dire ”No” all’ingresso di rappresentanti delle famiglie omosessuali nella Consulta per la famiglia. Molti dicono la loro, dai rappresentanti gay di Sel, al mondo dell’associazionismo lgtb. Non c’è traccia dell’opinione di Sergio Lo Giudice, che si troverà impelagato tra le sue legittime rivendicazioni di persona omosessuale che ha avuto i soldi per sposarsi all’estero e le sue ambizioni e doveri politici di capogruppo PD al comune di Bologna: non sia mai detto che un’opinione troppo ardita gli possa costare la poltrona.
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