di Giovanna Di Rosa
Scrive Il Fatto Quotidiano che “finalmente Giorgia Meloni ha comprato per un milione e 254 mila euro la casa nella quale abita da più di sei mesi. Come già raccontato dal Fatto la presidente del consiglio aveva sottoscritto un preliminare il 30 marzo 2023 per l’acquisto di una villa nella zona di Roma sud al prezzo di 1,1 milioni”. Il Fatto Quotidiano la ritiene, evidentemente, una notizia politicamente rilevante.
Risulta evidente, per come sono fatti gli italiani che votano da quella parte lì, e persino dalla vicenda dei berluscones, come sfrucugliare nelle tasche altrui per cercare i scardinarne il consenso non serva a una beata minchia. Dicasi, non serva a niente. Del resto combattere i populismi con il populismo non serve nemmeno al populista, per dire che essendo Travaglio tutt’altro che povero non è certamente la persona più adatta a farci la morale sui conti correnti altrui.
Questo detto, andava detto, ci si chiede – ci si deve chiedere – come e in quale modo e con quale mancanza di vergogna la presidente del Consiglio che ha tolto i mezzi di sostentamento a chi ne aveva più bisogno, può mediaticamente e dal punto di vista della sua sempre più squallida propaganda politica, reggere un simile investimento d’immagine che diventa pubblico, mentre chi l’ha votata credendo ingenuamente nei suoi miracoli si trova a tirare a campare senza arrivare alla fine del mese. All’insegna del detto “anno nuovo vita nuova” la presidente del Consiglio ha devastato la narrazione mendace dell’underdog formalizzando l’acquisto della sua nuova reggia poco prima della fine dell’anno. Si è fatta un regaluccio di Natale. Buon pro le faccia.
Scrive sempre Il Fatto Quotidiano ripreso da Virgilio che “il costo totale sarebbe di circa 1,2 milioni di euro. Nell’atto sono dichiarato 500 metri quadrati: di questi 433 metri quadrati catastali di abitazione, più 34 metri quadrati per il primo box e altri 44 metri quadrati per il secondo box. In totale i vani sarebbero 18, con due ampi soggiorni distribuiti sui due piani dell’abitazione, nonché, una grande cucina e un’enorme cabina armadio nella camera padronale. In costruzione ci sarebbe anche una grande piscina interrata di 9 metri per 3,5 metri. Diverse le scelte green che hanno portato all’installazione di un impianto fotovoltaico con 48 pannelli solari e un impianto termico ibrido”, insomma abbiamo fatto la storia. Naturalmente non la vostra che ci siete cascati.
Ora, per dirla come la penso, io sono fermamente convinta che ognuno ha la libertà di fare quello che vuole con i denari suoi, ma sono convinta nello stesso modo che chi vende populismo a buon mercato e parla di sè come di colei (o colui) che salverà gli altri grazie alle proprie capacità e onestà dovrebbe avere il buon gusto (e non è proprio caratteristica della nostra diciamo così) di mantenere un profilo basso, ma non è stile di queste destre cialtrone e opportuniste il cui successo sociale deve essere visibile affinché la vendetta contro chi c’era prima e li ha discriminati [sic] sia completa. Per non soffermarsi, perché ci vuole un po’ di pudore soprattutto quando non ne hanno gli altri, su dimore faraoniche per pochi e totale mancanza di affitti a regimi calmierati per i moltissimi che un tetto sopra la testa non ce l’hanno. Questo perché si è dalla parte del popolo che non vuole case, ma vuole reati da punire nella assai peculiare lettura di Meloni e dei suoi.
So che ora ci starebbe l’appello alle opposizioni, ma è inutile andare a sfrucugliare nelle loro inutili teste per questioni come lo sfrucugliamento nei conti correnti altrui. E francamente, fanno già abbastanza danni senza fare nulla. Figurarsi se si mettessero d’impegno.
(3 gennaio 2025)
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