di Samuele Vegna
Non mi sto scusando no, ma so quando è il caso di dire la verità. A me Enrico Mentana non piace moltissimo, soprattutto per come si occupa della situazione a Gaza, ma c’è da dire che in questo caso ha ragione. In realtà quel voltare le spalle allo stadio di Budapest da parte degli ultras prima della partita Italia-Israele non è stata una protesta contro i crimini di guerra di Israele, che sarebbe stata più che lecita, lì invece c’erano saluti fascisti, striscioni dai font, dai caratteri fascisti (come si vede bene in foto), e la canzone della estrema destra romana “Avanti ragazzi di Buda”. Così, per spezzare una lancia sul metodo. Un metodo che si vede spesso durante le partite di calcio e che è diffuso nelle curve ultras, si potrebbe quasi dire che parta da lì per diffondersi agli eventi pubblici “musicali” per sfiorare i palazzi del potere come un vento importuno (importuno?).
(10 settembre 2024)
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