Si trattava di una votazione importante dove c’era da decidere da che parte stare senza se e senza ma: si trattava di scegliere tra una condanna netta dell’Ungheria che víola lo stato di diritto e il diritto di stare con l’Ungheria. Fratelli d’Italia e Lega hanno scelto di votare contro la decisione del parlamento europeo. E quindi per Viktor Orbán.
La risoluzione ha quindi approvato oggi pomeriggio con ampia maggioranza, ma con i voti contrari dei due maggiori partiti del governo italiano, la risoluzione che denuncia le carenze del sistema giudiziario, i conflitti di interesse, e le minacce alla libertà dei media e ai diritti fondamentali in Ungheria. Trecentonovantanove sì, 117 i no (compresi quelli di FdI e della Lega) e 28 gli astenuti. A favore Ppe (con Forza Italia), Socialisti e democratici (Pd), Renew, M5S, Verdi e sinistre. Hanno votato contro, insieme a Meloni e Salvini anche Ecr e Identità e Democrazia. Un vero trionfo sovranista che ritorna alle origini: anche nelle azioni oltre che nelle parole e (le numerose) omissioni.
Il Parlamento europeo, scrive Repubblica, ha richiamato l’attenzione sull’adozione “della legge sulla protezione della sovranità nazionale e alla creazione dell’Ufficio per la protezione della sovranità, dotato di ampi poteri e un rigoroso sistema di sorveglianza e di sanzioni, che viola fondamentalmente le norme democratiche, come il principio di elezioni libere ed eque, lo Stato di diritto e i diritti fondamentali”.
(24 aprile 2024)
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