di Giovanna Di Rosa
Son momenti delicati, si capisce. La guerriglia interna al governo con Salvini che attacca Von der Leyen, Le Pen che attacca Meloni su possibile suggerimento di Salvini, e poi Tajani che ricorda che fu proprio Salvini ad intervenire, su precisa richiesta di Tajani, per favorire l’elezione di Ursula Von der Leyen (che poi salvini non votò), gli applausi di tutto il leghistume di prima fila allo sproloquio anti-Meloni di Le Pen, mica vorrete che ci si preoccupi anche di una Daniela Santanchè che riesce dove voi umani non potete nemmeno immaginare, vero?
Eppure toccherà prendere in considerazione anche la ministra del Turismo delle idee promozionali meravigliose, e fallimentari, del costo di qualche milione di euro; il genio della propaganda, scusate, promozione turistica che diceva “Comunque il turismo in Versilia va benissimo” (io c’abitavo in Versilia e non andava benissimo, credetemi) e che oggi si trova in un certo qual casino dal quale non vorrei essere nemmeno sfiorata. Pare infatti, secondo boccaloni non identificati che vociferano dalle stanze parlamentari, FdI partito di Meloni & Meloni, con Lollbrigida al seguito, starebbero pensando di smarcarsi. Si aspetterebbe l’avviso di garanzia, qualora dovesse arrivare, e comunque le elezioni europee così da procedere a un eventuale rimpasto, quello del libera nos a malo che dobbiamo tornare ai miracoli promessi per fare il contrario.
Perché metti che una richiesta di rinvio a giudizio arrivi a maggio, pensa che casino prima delle elezioni: potrebbero esserci contraccolpi e la parola d’ordine è confermare il 26,6% delle ultime politiche che costituirebbe il trionfo del melonismo che promette e non mantiene e accontenta nemmeno la metà di quelli che vanno a votare.
E se la pitonessa è l’unico esemplare conosciuto a stritolarsi da sé ci vuol pazienza perché a FdI non sono cattivi, forse non sono neanche così incapaci e nemmeno li disegnano così: fanno proprio tutto da soli. Anche gli scarabocchi.
(26 marzo 2024)
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