di Giancarlo Grassi, #Politica
L’aula del Senato ha approvato l’ordine del giorno unitario di Pd, M5S, Leu e Iv, che ha superato le singole mozioni sullo scioglimento di Forza Nuova e delle organizzazioni neofasciste, nemmeno troppo vagamente ispirata alla Legge Scelba, invisa a certi estremisti di sinistra che l’Italia ricorda bene, e che dovrebbe tranquillizzare la destra che vuole “conoscerne le matrici”, degli assalti neofascisti, ma c’era bisogno dello zuccherino perché la medicina è amara.
Lo zuccherino è arrivato sotto forma approvazione della mozione del centrodestra che impegna l’esecutivo “a valutare le modalità per attuare ogni misura prevista della legge per contrastare tutte, nessuna esclusa, le realtà eversive”, perché c’era bisogno della mozione del centrodestra per valutarle, nessuno ci sarebbe arrivato da solo. Cosa sarebbe il mondo senza la saggezza di Meloni e Salvini davvero non osiamo immaginarlo…
L’ordine del giorno recitava:
Il Senato,
premesso che: nella giornata del 9 ottobre 2021, in pieno centro a Roma, si è svolta una manifestazione contro l’estensione dell’obbligo del green pass alla generalità dei lavoratori, che è sfociata in una serie di episodi di inusitata violenza e vandalismo culminati con la devastazione della sede della CGIL, nonché di un intero reparto del Policlinico Umberto I;le violenze e le intimidazioni del 9 ottobre configurano un intollerabile attacco a valori e principi costituzionali e non possono essere in alcun modo accettate come modus operandi per esprimere la propria libertà di pensiero e, anzi, devono essere fermamente condannate;tale attacco squadrista, oltre a meritare la condanna delle forze politiche, impone un aumento del livello di guardia da parte delle istituzioni circa i provvedimenti necessari ad evitare il ripetersi di situazioni simili;simili fatti connotati da violenza, oltre a riportare a momenti bui e drammatici della storia del nostro Paese, rappresentano un gravissimo e inaccettabile attacco alla democrazia;
premesso inoltre che:
la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista;l’articolo 1 della legge 20 giugno 1952, n. 645, dispone che: “Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”; l’articolo 3 prevede che “Qualora con sentenza risulti accertata la riorganizzazione del disciolto partito fascista, il Ministro per l’interno, sentito il Consiglio dei Ministri, ordina lo scioglimento e la confisca dei beni dell’associazione, del movimento o del gruppo. Nei casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo, sempre che ricorra taluna delle ipotesi previste nell’articolo 1, adotta il provvedimento di scioglimento e di confisca dei beni mediante decreto-legge ai sensi del secondo comma dell’articolo 77 della Costituzione”;
impegna il Governo:
a valutare le modalità per dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente, adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione fascista, artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana.
Tanto l’Odg quanto la mozione non sono vincolanti: non obbligano cioè il governo a legiferare in tempi urgenti (ma prima o poi gli toccherà) nella direzione indicata, ma lo impegnano a valutare le modalità per intervenire e via blaterando. l’approvazione dell’Odg del centro sinistra e della mozione della Destra hanno così dato il contentino a tutti e due, ora toccherà vedere come si procederà allo scioglimento di Forza Nuova dal momento che Forza Nuova si è già sciolta da sola, confluendo in Italia Libera del Governo Ombra, orribile esperimento di controllo e di leggi-ombra ispirata alla matrice neofascista che caratterizzava il movimento, e caratterizza i capi ora in carcere assistiti dall’Avv. Taormina, che di quel governo-ombra è ministro della Giustizia.
Dal nostro articolo del 10 ottobre 2020, fonte la pagina Facebook di Lorenzo Tosa, estrapoliamo nuovamente e a vostro beneficio la lista degli augusti ministri-ombra del governo-ombra degli ex-Forza Nuova.
- Alla Giustizia: Carlo Taormina, avvocato, ex berlusconiano, ex filo 5 Stelle, ex tutto. Segni particolari: ha denunciato il governo Conte per “pandemia colposa” e “strage”.
- Agli Esteri: Roberto Fiore, ex terrorista nero condannato per banda armata, neo e vecchio fascista, fuggito all’estero per evitare la condanna, è stato protetto dai servizi segreti britannici. Leader di un partito che – come riporta l’Espresso – in cinque anni è stato denunciato per violenza 240 volte (in carcere, al momento, per l’assalto alla CGIL del 9 ottobre scorso).
- Agli Interni: Augusto Sinagra, avvocato, ex candidato di CasaPound, ha difeso, tra gli altri, Licio Gelli e i torturatori argentini del regime di Videla.
- All’attuazione del programma: Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova, pluricondannato e pluriarrestato per resistenza a pubblico ufficiale, truffa e aggressione (in carcere, al momento, per l’assalto alla CGIL del 9 ottobre scorso).
- Allo sport: Vincenzo Nardulli, condannato insieme a Castellino a 5 anni e 7 mesi per il pestaggio fascista ai danni dei giornalisti de “L’Espresso”.
La sensazione è che dopo il caos e lo sconcerto generato dall’assalto squadrista alla CGIL, in mezzo a questo casino di estremisti che estremizzano le questioni No Vax e No Green pass – curiosamente i leader sono tutti vaccinati e dotati di Green pass, ma questo fa parte dell’italico “Oggi alle Comiche” quotidiano – con l’approvazione di un Odg del centrosinistra e della mozione della Destra, il parlamento e le forze politiche ritengano di avere assolto ai loro compiti urgenti in materia di argini alla deriva neofascista e squadrista di questo paese. La nostra sensazione è che dovranno ricredersi presto e mettere mano alla questione sul serio.
(21 ottobre 2021)
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