di Daniele Santi, #Riace
I tredici anni e 2 mesi – sui quali Salvini ha già cominciato a speculare, insultando la sinistra che candida condannati, e vuoi vedere che il battutone gli costa anche la Calabria? – comminati a Mimmo Lucano per la brutta faccenda di Riace che lo vede coinvolto e condannato in primo grado per reati difficili da credere, in simile realtà, lasciano senza parole.
Diverse e tutte sconcertate le reazioni. Tra tutte quella di Emergency, affidata alla pagina Facebook che scrive: “In attesa di leggere le motivazioni della sentenza, vogliamo esprimere la nostra vicinanza a Mimmo Lucano per il verdetto che lo colpisce così duramente. Abbiamo conosciuto l’esperimento di Riace e facciamo fatica a pensare che potesse essere altro che un modello di accoglienza che ha parlato al mondo di un’integrazione possibile e concreta. Aspettiamo che si concludano i tre gradi di giudizio e siamo fiduciosi che possano fare chiarezza sulla buona fede del suo operato e della sua persona” .
Perché i gradi di giudizio in questo paese sono tre. E toccherà aspettare. Nel frattempo a Mimmo Lucano tocca la sentenza di primo grado che I Sentinelli di Milano commentano così, dalla loro pagina Facebook.
Oggi alle 18 a Palazzo di Giustizia, senza bandiere, per far arrivare fino a Riace il nostro sostegno a Mimmo Lucano.
Pubblicato da I sentinelli di Milano su Giovedì 30 settembre 2021
Sconcerto è espresso anche da Sea Watch Italy dal profilo Twitter.
#MimmoLucano è stato condannato in primo grado a 13 anni e 2 mesi. L’ex sindaco di Riace ha restituito vita e futuro alla sua città attraverso accoglienza e solidarietà.
Siamo fianco di Mimmo Lucano e di chi ogni giorno pratica solidarietà.
📸 Sintesi Lab Project pic.twitter.com/NM5WVCLbhd
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) September 30, 2021
Da parte nostra abbiamo sempre ritenuto senza fondamento le accuse rivolte a Mimmo Lucano che aveva costruito a Riace un modello d’integrazione al quale guardavano non solo da tutta Italia, alcuni con astio ed invidia, altri con chissà quali progetti, ma i più con ammirazione e dichiariamo senza nessuna difficoltà che diventa molto difficile avere fiducia nella giustizia e nei due prossimi gradi di giudizio, ma a beneficio nostro, di Lucano e per rispetto in quella giustizia fallace che è quella degli uomini, ci sforzeremo di trovarla, quella fiducia necessaria a trovare la certezza, dentro di noi, che Mimmo Lucano è innocente delle accuse che gli sono state mosse e che il suo esperimento di convivenza ed integrazione è un bene per tutta una nazione. La nostra. Che d’esempi positivi, reali, ha tanto bisogno. Alla fine, siamo certi, la verità verrà a galla.
(30 settembre 2021)
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