di D.S., #laprovocazione
La legge è legge e va rispettata. Anche quando le leggi ti appaiono incomprensibili. Succede quando un Brusca, mica uno qualsiasi, proprio quel Brusca lì, quel Brusca che “ha premuto il telecomando a Capaci e fatto sciogliere nell’acido il piccolo Giuseppe Di Matteo” citiamo l’ANSA e che oggi è “con tutte le cautele previste per un personaggio della sua caratura criminale, una persona libera”.
La scarcerazione, dopo avere scontato la pena di 25 anni e la liberazione con 45 giorni di anticipo, si commenta da sé. Mai come in questo caso si invoca l’ergastolo. Fuor di polemica e da provocazioni. Una vergogna italiana. Un’altra.
(1 giugno 2021)
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