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Un bruttissimo 25 aprile #Giustappunto

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di Vittorio Lussana, #Giustappunto

Un Paese che festeggia la propria liberazione, trasfigurando quest’ultima nella possibilità di poter calpestare i cadaveri di una pandemia planetaria, non merita di essere definito civile. Con 400 morti al giorno quando va bene e le sue varie minoranze di minorati, l’Italia post Covid 19 si scopre dilaniata dall’individualismo egoistico, da un cinismo che le impedisce di capire tutto ciò che va al di là, anche solo di poco, del proprio naso. Una sorta di indifferenza verso ogni cosa, con scarso riguardo verso gli altri. Una grettezza che supera di gran lunga quella di tutti gli altri popoli, poiché sprovvista di qualsiasi fondamento.

Gli italiani possiedono l’arte di perseguitarsi a vicenda, di spingersi fino al limite estremo nell’uso delle parole. Ecco perché non decodificano mai nulla e prendono tutto alla lettera. Due persone che fanno all’amore, fanno semplicemente sesso: una degenerazione verso il ‘meccanicismo’, che tradisce uno stato di vera e propria alienazione. Un popolo che si scopre, oggi, grossolano, che sta ormai degenerando verso la piattezza infantile, come dimostrato di recente anche dalla ‘gag’ inscenata da Michelle Huntzinger e Gerry Scotti.

Sia ben chiaro: non siamo così ‘bacchettoni’ e ‘politically correct’ da considerare un siparietto di luoghi comuni così grave da meritare delle pubbliche scuse. E’ la mancanza di senso sociale, quella che ci preoccupa: gli italiani pensano che tutto sia fermo. Non concepiscono una società che cambia, che si evolve nei suoi parametri. E’ quello spazio, ‘Striscia la notizia’, che ormai non va più bene, perché bruciato dal dinamismo di una società che ormai viaggia a 200 all’ora.

Bisognerebbe ‘ridisegnare’ il palinsesto di Mediaset al fine di modernizzarlo, mandando in soffitta anche le ‘Paperissime’ e tante altre cose replicate all’infinito. Un fenomeno televisivo, anche se di successo, è destinato a chiudersi, se vuol essere ricordato con nostalgia. I tempi cambiano, ma agli italiani questa cosa non entra proprio nel cervello: sono troppo conservatori. La qual cosa non sarebbe negativa di per sé, se non fosse che essi tendono a conservare proprio ciò che dovrebbero gettare via. Non si getta l’acqua sporca con tutto il bambino, ma noi, oggi, gettiamo via il primo per tenerci la seconda.

Siamo ormai giunti alla vera essenza del concetto di alienazione: risparmiare soprattutto l’amor proprio, lusingarlo nelle sue bassezze, mostrando disprezzo verso quello altrui. Tutto ciò non significa affatto che gli italiani siano moralmente ‘cattivi’. Lo ribadiamo: essi sono semplicemente degli sprovveduti. Una caratteristica che non è affatto migliore della cattiveria, perché quest’ultima almeno uno sforzo di fantasia lo presuppone. La stupidità è un qualcosa di molto peggiore, poiché essa non prevede rimedio alcuno.

Negli altri popoli europei, a cominciare dai francesi, si rispetta il prossimo per essere rispettati. E tale rispetto reciproco – o biunivoco – i francesi lo conseguono vicendevolmente. Viceversa, in Italia tutti si scontrano contro tutti. Ed è esattamente per questo motivo che, per interi secoli, ci siamo fatti invadere da potenze straniere. Il principale fondamento etico di un popolo è la stima costante e profonda che esso ha di se stesso. Ma un popolo senza amor proprio è impossibile che sia giusto, onesto, virtuoso nelle sue inclinazioni e nei suoi pensieri. Ci stiamo ormai avvitando in una continua guerra senza tregua e senza trattati, senza speranza e senza quartiere, pestifera nei costumi, i quali diventano un mero esercizio, da una parte e dall’altra, per offendersi e coltivare invidie e inimicizia.

Il tipo di società che è stata imposta in Italia, probabilmente per i suoi ritardi e per l’arretratezza da cui proveniamo, è tutta di danno verso i costumi e senza reale vantaggio alcuno: siamo ormai di fronte a una società nociva, che produce solamente una vita scostumata, noiosa e, francamente, anche immorale.

 

(23 aprile 2021)

©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 




 

 

 

 

 

 

 




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