di Giovanna Di Rosa, #Politica
Se il sondaggio presentato lunedì 1 marzo dal Tg Mentana su La7 Mentana corrispondesse al vero, e francamente in questo caso ci pare assai vicino alla realtà, l’eventuale irrompere sulla scena politica di un M5S rinnovato a guida Giuseppe Conte farebbe balzare il movimento del grillo al primo posto nelle intenzioni di voto, addirittura 6,3 punti in più della quotazione del M5S orfano di Conte.
Parrebbe essere proprio quello l’andazzo, se è vero che la direzione auspicata dalla riunione in cui Grillo ha messo in riga i suoi, è scaturito l’affidamento pro tempore del partito a Giuseppe Conte con una sterzata veloce verso un certo liberismo, una certo centro-sinistrismo, un certo democristianismo, insomma di tutto un po’ perché in Italia l’unico modo per essere qualcosa è essere un po’ tutto insieme, cioè non essere nulla. Guardate la Lega di Salvini e i Meloni d’Italia cui piacciono le divise, mica solo i balilla.
Dunque la figura di Giuseppe Conte alla guida del M5S, possibile un cambio di nome, informava Andrea Scanzi da Donna Gruber delle Otto e Mezzo, insieme ad un nuovo direttorio a cinque, con Di Maio all’interno e staremo a vedere. Conte sarà così nuovamente la grande novità della politica italiana, dopo essere già stato la grande novità della politica italiana.
Scrive Lanotiziagiornale.it di una “possibile modifica statutaria e dell’eventuale via libera degli iscritti tramite la piattaforma Rousseau. Proprio da Rousseau a metà febbraio era arrivato l’ok alla nuova governance, con il superamento del capo politico e l’istituzione di un direttorio a cinque”.
(2 marzo 2021)
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