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“Putin finge di negoziare” così Macron e Starmer, mentre Meloni è impegnata a sfilarsi

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Il sito di Politico più polemico e non ci va giù leggero, attribuendo a MacronStarmer la frase Putin is playing games with you, Starmer and Macron warn Trump, i quotidiani di casa nostra sono più leggeri, ma la sostanza non cambia. “Putin fa finta di negoziare” ha detto Macron subito dopo l’appuntamento dei Volenterosi, mentre Meloni troppo impegnata a sfilarsi perdeva il punto focale del verbalizzare macroniano: “Io e Trump siamo in costante contatto da una settimana”. Che significa toglierle la coroncina di più bella del reame. Un’altra onta insopportabile sofferta dal presidente francese che Meloni certamente non ama.

Starmer non gli par vero di essere di nuovo il perno attorno al quale gira l’Europa dopo che un Regno Unito sull’orlo di una crisi di nervi non sapeva come rientrarvi senza perdere la faccia. E Meloni non ha molto di cui indispettirsi: o hai le bombe o non le hai. E noi, le diamo una notizia, non abbiamo più nemmeno le bombette (e per come la pensiamo noi, andrebbe molto meglio così). Ma lo sfilarsi di Meloni va molto oltre, dovendo accontentare anche un sempre più riottoso Salvini che ha un piede dentro la Moscova con vista sul Cremlino e uno dentro l’Hudson per spiccare il balzo su Washinton, così non le resta che dire che l’Italia non ci sta a mandare soldati in Ucraina a meno che la missione non sia sotto l’egida dell’ONU e con la partecipazione (o ha detto supervisione?) degli Stati Uniti. Insomma si crede ancora la figliola prediletta di Trump.

Dunque Macron ha parlato: una “forza di rassicurazione” composta di militari di Paesi europei in caso di un accordo di cessate il fuoco completo e duraturo, come scrive Repubblica. Erano una trentina i paesi presenti all’Eliseo, al nuovo vertice sull’Ucraina con una trentina di Paesi. C’era anche una Meloni piuttosto imbronciata, tanto per cambiare, nella foto finale, con una luce rossa sul viso che non le donava per niente. La proposta, come ha ribadito lo stesso Macron, non ha incontrato “unanimità” ma lui se ne frega perché pensa che l’adesione è volontaria “secondo capacità e il contesto politico” di ogni stato. Chi è fuori è fuori e chi è dentro è dentro. Poi vedremo chi aiuta chi e a che prezzo.

Poi il presidente francese dà il via ai mal di pancia: sottolinea che Francia Regno Unito sono, a questo punto, i “piloti” della mobilitazione a sostegno dell’Ucraina contro l’invasione russa. E’ stato anche più preciso quando ha detto che la forza di rassicurazione sarà “condotta da Gran Bretagna e Francia con diversi europei ed è richiesta dall’Ucraina”. Non stupisce che Meloni abbia lasciato di gran carriera la residenza del presidente francese subito dopo il vertice e la foto di rito.

 

 

(27 marzo 2025)

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