di Effegi
Negli ultimi giorni, una serie di atti vandalici ha colpito le auto Tesla, suscitando una forte reazione da parte del presidente Donald Trump. Il presidente ha condannato fermamente questi attacchi, definendo i responsabili come “terroristi” e sottolineando che tali azioni sono più gravi dell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Il segretario alla Giustizia, Pam Bondi, ha annunciato che i colpevoli saranno processati con l’accusa di terrorismo interno, reato che prevede fino a 20 anni di prigione. Finora, sono stati registrati oltre una decina di attacchi, sia ad auto private incendiate con bombe molotov, sia a concessionarie del marchio di Elon Musk.
Trump ha anche suggerito la possibilità di trasferire i vandali nelle prigioni del Salvador, paese con il quale gli Stati Uniti hanno recentemente firmato un accordo per la deportazione degli immigrati senza visto.
Questi atti vandalici sono aumentati da quando Elon Musk ha iniziato a ridurre il personale statale e ha mostrato simpatie per la destra estrema, spesso con dichiarazioni controverse. Oltre ai danni materiali, Tesla sta affrontando un periodo difficile sul mercato: dall’inizio dell’anno, il titolo dell’azienda ha perso più del 40% a Wall Street e le vendite delle auto stanno calando sia in Europa che negli Stati Uniti. Secondo i dati del sito di vendita di auto Edmunds, a marzo si è registrato il più alto numero di permute di veicoli Tesla per l’acquisto di auto nuove o usate presso concessionari di altri marchi. Nonostante gli sforzi del governo per promuovere il marchio, con Trump che ha invitato Musk alla Casa Bianca e ha presentato personalmente tutti i modelli, le Tesla sembrano poco apprezzate dai sostenitori del programma “Make America Great Again”, che continuano a preferire auto tradizionali a benzina.
(23 marzo 2025)
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