Ci sono stati scontri, ed era forse quello che Erdogan cercava, tra manifestanti e forze dell’ordine questo pomeriggio a Istanbul, durante la manifestazione di protesta contro l’arresto del sindaco Ekrem Imamoglu, con agenti in tenuta anti-sommossa che spray urticante per respingere un gruppo di manifestanti che voleva dirigersi verso la centrale piazza Taksim, luogo simbolico per le proteste a Istanbul, da giorni completamente transennata e presidiata dalle forze dell’ordine.
Il sindaco di Istanbul Imamoglu, rivale di Erdogan, era pronto ad annunciare la sua candidatura alla guida della nazione alle prossime presidenziali. Cosa che all’attuale presidente, 71 anni al potere da un ventennio, non è evidentemente piaciuta.
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I social, in parte bloccati, stanno pubblicando immagini impressionanti delle manifestazioni in atto nel paese (imponente anche quella di Smirne dove centinaia di migliaia di persone sono scese in strada mentre la piazza-simbolo di Istanbul, piazza Taksim, è da giorni completamente transennata e presidiata dalle forze dell’ordine. Perché si proibiscono i simboli, prima di tutto.
Alsancak’taki mitinge katılan İzmirliler, Cumhuriyet Bulvarı üzerinden Lozan Meydanı’na doğru yürüdü. İstanbul Barosu yönetiminin görevden alınmasına karşı tepki gösteren İzmir halkı destek için İzmir… https://www.evrensel…
— Evrensel Gazetesi (@evrensel.net) 21 marzo 2025 alle ore 20:25
Le opposizioni sono compatte: “Siamo 300mila”, ha annunciato il leader del partito Chp del sindaco, Ozgur Ozel, mentre la polizia chiudeva ponti e strade per evitare che i manifestanti si riuniscano tutti in uno stesso posto. Stesse scene anche a Smirne, la terza città più grande del Paese. La polizia ha utilizzato gli idranti per disperdere i manifestanti.
(21 marzo 2025)
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