Ottocento miliardi ai singoli paesi UE in una corsa al riarmo senza precedenti di fronte alla manovra a tenaglia che parte a est dalla presa di Putin sull’Ucraina e da ovest dalla Diarchia dei Folli della coppia Trump-Musk con contorno di Vance che pur di far vedere che conta qualcosa è disposto persino a esagerare.
Al grido di “Continueremo a lavorare con i partner NATO” parte la riscossa della presidente della Commissione Europea, tardiva e lenta perché non tutte si chiamano Angela Merkel, nemmeno in Italia, parte la nuova campagna di annunci di Von der Leyen: “Gli Stati membri potranno decidere se usare i programmi di politica di Coesione per aumentare le spese per la difesa” è l’annuncio. Il piano si chiama ReArm Europe e vengono i brividi solo a leggerlo (soprattutto se si parla di atomica comunitaria). La presidente della Commissione UE ha poi parlato di “allentare le regole di bilancio per incoraggiare investimenti nella difesa” in un’azione che “consentirà agli Stati membri di aumentare significativamente la loro spesa per la difesa senza innescare la procedura per disavanzo eccessivo”.
Vedremo come tutto questo si tradurrà in azioni concrete e, soprattutto, utili.
L’annuncio poche ore prima che Trump si rivolgesse al Congresso annunciando lo stop agli aiuti a Zelensky fin quando il bambino cattivo non farà il bravo e non si calerà i calzoncini.
(4 marzo 2025)
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