8.4 C
Roma
4.6 C
Milano
Pubblicità
Roma
cielo sereno
8.4 ° C
9.1 °
6.8 °
70 %
3.1kmh
0 %
Lun
15 °
Mar
16 °
Mer
15 °
Gio
17 °
Ven
16 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeCopertinaIl PD è rimasto al Jobs-Act, c'avranno pure ragione. Tuttavia....

Il PD è rimasto al Jobs-Act, c’avranno pure ragione. Tuttavia….

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram
GAIAITALIA.COM NOTIZIE su WHATSAPPIscrivetevi al nostro Canale WHATSAPP

di Daniele Santi

La direzione del PD del 27 febbraio si sarebbe consumata all’insegna della bandierina sul Jobs-Act nota come referendum abrogativo (che non raggiungerà il Quorum nemmeno a spingerlo, ma è un dettaglio). Una discussione che ha riportato improvvisamente il partito al renzismo di dieci anni fa e che ha tralasciato, complici le interne correnti, correntine e correntesse, temi di particolare attualità come la sicurezza, i denari che non ci sono, l’opposizione al governo Meloni con proposte e, non sarà mai detto con troppa enfasi, un programma unitario per l’opposizione ora che Conte vola sulle ali di un neo-putinismo non troppi sinceramente pacifista e che Elly Schlein continua ad oscillare attorno a un 22% alto o a un 23% basso. E non si schioda da lì.

Evidentemente per questo PD il no al jobs-act via referendum è più di una bandierina, ma i conti li faranno a urne chiuse (e a probabile quorum non raggiunto) data la scarsa affezione degli Italiani all’istituto referendario (tanti i risultati dei referendum non vengono rispettati quasi mai e quando vengono rispettati c’è subito l’escamotage dietro l’angolo).

La sensazione è che sia iniziato il picconamento alla segreteria Schlein e che la segretaria sia fortemente confusa, e con lei la sua segreteria che pur ha figure di caratura e capacità. Gli interventi di Schlein hanno perso vigore e si percepisce un certo navigare a vista – nonostante dal centro del governo arrivino segnali che incoraggerebbero a tastare il terreno in vista di strade altre.

Riteniamo così, da persone che a destra non voteranno mai (ma che con un’opposizione di questo tipo trovano difficile tracciare la famosa crocetta), che l’unica persona davvero in grado di contrastare Meloni, prima sui temi e poi nelle urne, sia stata spedita a Bruxelles un po’ in fretta. Si prevede tempesta su Schlien, nel PD, se per caso alle comunali di Genova di maggio qualcosa dovesse andare storto. Nonostante Silvia Salis.

 

 

(28 febbraio 2025)

©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 




 

 

 

 

 

 

 

 



Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)

Torino
cielo sereno
-1.8 ° C
0.9 °
-2.3 °
79 %
4.2kmh
5 %
Lun
9 °
Mar
10 °
Mer
10 °
Gio
9 °
Ven
9 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE

×