di Paolo M. Minciotti
Medici Senza Frontiere (MSF) comunica con grande tristezza la scomparsa del collega Jerry Muhindo Kavali, operatore di MSF in Repubblica Democratica del Congo (RDC), morto a causa di una ferita di arma da fuoco riportata giovedì mentre si trovava nella base di MSF a Masisi in Nord Kivu durante gli scontri tra il VDP/Wazalendo e l’M23/AFC.
Il 21 febbraio le equipe di MSF sono riuscite a trasferire Jerry a Goma in modo che ricevesse cure in un ospedale più attrezzato per la gravità delle sue ferite e per riavvicinarlo alla sua famiglia. Purtroppo, gli sforzi dell’équipe ospedaliera non riusciti a salvargli la vita. MSF è vicina alla sua famiglia in questo momento difficile e invia le sue più sentite condoglianze a tutti i suoi cari e ai colleghi di Masisi.
Jerry, 49 anni, era un collega molto amato, conosciuto per il suo incessante sorriso, la sua dedizione, la sua gentilezza e il suo incrollabile impegno nei confronti di MSF. Jerry faceva parte di MSF dal 2014. Tutta la famiglia di MSF è oggi in lutto. Prova anche rabbia, poiché la sua tragica morte avviene in un contesto di crescente violenza dentro e intorno alle strutture sanitarie e umanitarie nella parte orientale della RDC. MSF ribadisce la sua più forte condanna per la mancanza di rispetto per il lavoro umanitario. È questa mancanza di rispetto che ha causato la morte di Jerry. Purtroppo, questi incidenti stanno diventando più comuni durante questo conflitto.
MSF ricorda ancora una volta a tutte le parti coinvolte nel conflitto che anche la guerra ha le sue regole.
Nel momento in cui scriviamo, la base di MSF e l’ospedale di Masisi sono ancora pieni di famiglie giunte lì per rifugiarsi dai combattimenti, così come di pazienti in cura, molti dei quali donne e bambini vittime della violenza degli ultimi giorni. Solo il 20 febbraio, 11 pazienti sono stati curati per ferite da arma da fuoco in ospedale. Si tratta di civili, 7 dei quali erano donne e bambini. MSF è presente nell’area sanitaria di Masisi dal 2007. Le équipe di MSF supportano l’ospedale di Masisi, il centro sanitario di Masisi, il centro sanitario di Nyabiondo e diversi centri sanitari periferici della zona.
(20 febbraio 2025)
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