di Vittorio Lussana
Come spiegare il difficile carattere del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump? Semplicemente facendo un po’ di satira su alcuni aneddoti della sua vita, raccontati da lui stesso, in stato di ipnosi, al proprio psicanalista.
Prima seduta
“Mio fratello mi picchiava. Mia sorella, picchiava me e mio fratello. Mio padre picchiava me, mio fratello e mia sorella. Mia madre picchiava mio padre, me, mio fratello e mia sorella. I nostri vicini di casa picchiavano la nostra famiglia. La gente del quartiere picchiava i nostri vicini di casa e la mia famiglia”.
Seconda seduta
“Perché, dottore, lei cerca sempre di ipnotizzarmi? Non ho tempo per questi esperimenti: debbo assolutamente tornare in città. La prego, mi lasci andare: sono atteso a un importante convegno sulla masturbazione. Se non ci sono, cominciano senza di me”.
Terza seduta
“Avevo 12 anni. Entrai in una sinagoga e chiesi al rabbino il senso della vita. Lui mi spiegò il senso della vita, ma in lingua ebraica. Io non conosco l’ebraico. Allora lui mi chiese 600 dollari per darmi delle lezioni di ebraico”.
Quarta seduta
“Lei si sbaglia, dottore, quando afferma che io traviso i miei ricordi d’infanza. Ricordo perfettamente di essere cresciuto sotto le montagne russe di Coney Island, nel distretto di Brooklyn, a New York. Ciò ha influito sul mio temperamento, che è piuttosto impulsivo”.
Quinta seduta
“Sono perfettamente consapevole di soffrire di iperattività immaginativa: la mia mente saltella un po’ qua e un po’ là. Ciò mi crea qualche problema geografico nel distinguere il Canada dalla Groenlandia. Per questo motivo vorrei annetterli entrambi”.
Sesta seduta
“Io credo nell’esistenza degli alieni, perché li ho incontrati diverse volte. La prima volta chiesi loro il perché di tante umane sofferenze, ma loro mi dissero che facevo domande troppo difficili. Durante il secondo incontro, domandai loro se esistesse un Dio: mi risposero che la mia era una domanda sbagliata. Le terza volta, chiesi perché la condizione umana fosse così deprimente. Loro mi assicurarono che nella vita ci sono anche tanti momenti belli”.
Settima seduta
“Ho un sogno ricorrente: l’ho fatto anche la settimana scorsa. E’ notte, sono in macchina e, all’improvviso, vedo due luci venire verso di me. Ma invece di spostarmi, mi viene l’impulso di schiacciare sull’acceleratore per dirigermi contro la vettura che viene contro di me”.
Ottava seduta
“Per me, la natura sono i ragni, le cimici, il pesce grosso che mangia quello più piccolo, le piante che mangiano altre piante, gli animali che mangiano altri animali. Insomma, secondo me, la natura è un enorme ristorante: io la vedo così”.
Nona seduta
“E se Dio non esistesse? E se fossimo solo un branco di gente assurda che gira intorno al sole senza alcun nesso o ragione? Se Dio non esiste, la vita non può avere alcun significato: perché allora non suicidarsi? Beh, forse sto esagerando: io, oggi, mi suicido e lui, domani, concede un’intervista”.
Decima seduta
“Ho conosciuto la mia prima moglie durante una vacanza in montagna. Perciò quest’estate, dottore, le consiglio di andare in crociera”.
(21 febbraio 2025)
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