di Samuele Vegna
“All’inizio ho fatto un video che mi è stato cancellato da un carabiniere, poi ho fatto tanti altri video che mi sono stati cancellati da due carabinieri. Mi hanno detto che venivano con i manganelli e che mi portavano in questura”.
Questo è il prologo al quale arriveremo.
Il decreto flussi renderebbe sicuri i Paesi che non sono realmente sicuri, per avallare la politica irresponsabile del governo riguardo all’immigrazione e per trovare un’utilità all’inutile canile in Albania. L’immigrazione è una cosa che deve essere regolata e che è giusto che faccia parte del dibattito democratico, ma non nei termini che ad oggi vengono presentati in modo spregiudicato per demonizzare glə immigratə e che non consentono l’emancipazione a milioni di persone che vivono nel nostro Paese, lavorano sfruttate come anche le persone italiane, perché il salario minimo non esiste per nessunə, e non è tra le priorità di un governo che si autodefinisce patriottico.
Inoltre, la cittadinanza nel nostro Paese è molto difficile da ottenere, come ogni altro diritto che dovrebbe essere ovvio se apporti benessere : ma in Italia, se sei gay o donna o transgender, sei comunque un cittadino di serie b, figuriamoci se provieni da un altro Paese e sei anche nero.
In Italia tra l’altro, ne abbiamo già scritto, le forze dell’ordine oltre ad avere piena libertà per abusare del loro potere, tra l’altro sono state accusate, in più occasioni, di svolgere una profilazione razziale e uno degli ultimi avvenimenti degno di nota, e arriviamo al prologo, è la morte violenta di Ramy Elgaml, un ragazzo di origini egiziane che era passeggero su un motorino che è stato inseguito dai carabinieri accusati da alcuni testimoni oculari di averlo speronato prima del tremendo epilogo nella notte ta il 23 e il 24 novembre.
Nessun agente delle forze dell’ordine dovrebbe mai attuare un sistematico odio razziale in nessun Paese civile e moderno, nemmeno se avesse dietro la spinta di politici e ministri razzisti e con l’illusione che la protezione della divisa quasi tutto permette. E infatti la maggioranza degli agenti non approfitta del suo potere.
Ma io continuo a pensare che ci sia un disegno politico di sfruttamento dell’immigrazione che è trasversale, perché come da destra emerge il solito, ovvio razzismo che spinge i fanatici di partiti estremi a gridare insulti alle borseggiatrici e a sputargli addosso – e se la situazione non migliora è perché sono necessarie riforme sociali e non influencer da quattro soldi pagati dalla peggior classe politica che io abbia mai visto – dall’altro lato dell’arco costituzionale non si sono mai garantiti maggiori diritti a chi cerca una vita migliore nel nostro Paese, nonostante le belle parole. I quartieri a rischio rimangono quartieri a rischio, perché quella gente che viene odiata, non ha gli stessi diritti socio- economici. E comincia a odiare a sua volta.
Non c’è equità e non c’è giustizia in questo Paese e non c’è un’iniziativa politica forte che attui sul serio delle riforme patriottiche. Semmai, c’è sempre più odio, più discriminazione e sempre più ignoranza. E le tre cose vanno tristemente sempre insieme.
(5 dicembre 2024)
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