Era Ora. Anche l’Italia, grazie a una legge voluta dal PD Marco Furfaro e approvata all’unanimità, a testimonianza che quando escono dal delirio della propaganda riescono persino a fare cose che servono, avrà il suo “medico di strada” che darà assistenza sanitaria a chi dorme per strada, o in macchina o sotto ai ponti, così come a donne vittima di violenza che hanno perso la residenza e per questo non possono più accedere al servizio sanitario nazionale.
C’è una nuova speranza, almeno quella, per coloro che chiamiamo homeless, senza casa, che in Italia sono 96mila – uomini circa il doppio delle donne, e italiani quasi il doppio degli stranieri. Uno su quattro vive per le strade di Roma; uno su dieci popola quelle di Milano. Tra loro padri di famiglia separati e professionisti che si ritrovano da un momento all’altro senza lavoro. E perdono tutto. Sanata un’ingiustizia che va contro gli articoli 3 e 32 della Carta Costituzionale, oltre che contro la legge che nel 1978 istituì il Sistema sanitario nazionale prevedendo che l’assistenza sanitaria dovesse essere garantita.
Si parte con una sperimentazione di due anni in 14 citta metropolitane che coprono circa il 60% del territorio.
(10 novembre 2024)
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