Non è proprio puro entusiasmo quello che anima i commenti, pochissimo entusiasti, dell’Europa – soprattutto di quella del Nord – relativamente alla questione dei migranti rinchiusi come bestie in uno zoo che reclama giustizia (e crediamo l’avrà). E’ noto a lettrici e lettori che i migranti economici non vivono con particolare entusiasmo l’Italia che considerano nazione di transito verso le loro famiglie, amici, congiunti, parenti, figli, mogli, quello che volete, che stanno nei grandi paesi del Nord.
Non stupisce che Scholtz, più un paio d’altri pallidi comprimari, e che Macron e Von der Leyen (non vi riempie il cuore di entusiasmo la ritrovata serenità tra lei e Meloni? Noi non sappiamo come esprimerlo), parlino alla loro opinione pubblica sussurrando non c’è bisogno di quei fascistoni che avete votato, ci pensiamo noi senza naturalmente far pensare nemmeno da lontano che il loro sia un nemmeno troppo oscuro, opportunistico e anche un po’ becero calcolo politico che, vista la porta in gioco (perché ne vedremo delle belle), non li porterà certamente dove pensano di andare.
All’Europa serve una crescita economica da cavallo, con febbre da entusiasmo e misure tali che possano sostenerla, ma questo gerontocomio è troppo impegnato a fare i conti in tasca all’Italia, perché sanno benissimo che a questa destra interessa il potere non la prosperità del paese, per riuscire a mettere in campo misure sensate. Se poi ci mettiamo anche il diritto di veto (vogliamo toglierla questa norma barbarica) e il fatto che l’unica proposta politica che fino ad ora i nuovi salvatori della patria hanno messo in campo è stato contare i loro voti in pubblico, cosa volete mai aspettarvi.
(16 ottobre 2024)
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